Retroscena Torino-Hernandez: brusco stop, ma non definitivo. Ecco il perché

"Un Toro bifronte sul mercato. Nonostante le smentite di rito, i granata sono davvero tornati ad alzare il tiro per l'attaccante del Palermo, offrendogli un contratto quadriennale che ad oggi dire che stuzzica le papille della punta, sarebbe un eufemismo. C'è però un piccolo retroscena che lega a doppio filo le due trattative parallele del Torino, ossia quelle per ''il Gallo'' e - neanche a dirlo - Hernandez.

"E mentre Seferovic è sempre lì sullo sfondo, Petrachi e Cairo negli scorsi giorni hanno registrato nei dettagli la strategia da usare. Per primo, caricare di pressione il mediatore della trattativa Pablo Betancourt: ieri mattina l'ultimatum, quindi in serata il rilancio definitivo per Belotti.

"Un modo particolare per costringere l'agente dell'uruguagio a dare davvero il massimo in questa trattativa con gli inglesi, i quali però non sembra schiodarsi di un millimetro. Le loro posizioni restano: acquisto a titolo definitivo, oppure prestito e obbligo di riscatto a giusto. Questo, in automatico non appena il giocatore avrà messo assieme appena 10 presenze.

"Troppo poco per il Torino che da un investimento di tale portata si aspetta molto di più. Dieci presenze per i granata non bastano a sbloccare qull'opzione (obbligo) di riscatto voluto dai Tigers. Cairo e Petrachi ne vogliono ben 20 da almeno 45 minuti: in pratica, poco di più rispetto alla stessa opzione che permise a Maxi Lopez di ottenere il rinnovo in granata.

"Discorso diverso sui gol, dove chiaramente i due club sono stati decisamente più elastici. D'altronde, non è soltanto dalle reti messe a segno dal singolo che si nota se un giocatore potrà essere utile nei prossimi anni.

"E mentre Belotti, di fatto, è pronto a firmare un quadriennale - nonostante le smentite di rito -, la trattativa per Hernandez si stempera ma non si spegne. Per un Toro bifronte sul mercato, con Seferovic sempre sullo sfondo...