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Difesa Torino, il punto: tante conferme, ma servono un portiere e un centrale

Il punto / Nella retroguardia granata in pochi con la valigia in mano, e in entrata, al momento, poche evoluzioni

Redazione Toro News

NAPLES, ITALY - DECEMBER 18: Referee Daniele Doveri shows the yellow card to Luca Rossettini during the Serie A match between SSC Napoli and FC Torino at Stadio San Paolo on December 18, 2016 in Naples, Italy.  (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
NAPLES, ITALY - DECEMBER 18: Referee Daniele Doveri shows the yellow card to Luca Rossettini during the Serie A match between SSC Napoli and FC Torino at Stadio San Paolo on December 18, 2016 in Naples, Italy.  (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

"A meno di venti giorni dall'inizio della nuova stagione, nel pieno del calciomercato, analizziamo il Torino ai raggi X, reparto per reparto, per come si configura ad oggi la squadra granata. Sicuramente la difesa è stato il punto di debolezza del Torino 2016/2017 targato Mihajlovic: i numeri lo sottoscrivono (66 gol subiti e quarta peggior squadra per reti incassate). Ciò non deve per forza essere ricondotto unicamente alla scarsa qualità dei singoli giocatori, ma anche alla mancanza di equilibrio del collettivo: quella difensiva è certamente una fase in cui si lavora tanto di squadra, e l'assenza di coordinazione in copertura con centrocampo e attacco è decisiva.

"In difesa, ad ogni modo, degli interventi sul mercato ci sono già stati ed ancora ci saranno. La partenza di Castan, gli arrivi di Lyanco e Bonifazi ma non solo: il Torino cerca ancora una pedina nel pacchetto centrale. Sui terzini, a meno di partenze eccellenti ad oggi impronosticabili, Mihajlovic rimarrà così.

DI SEGUITO IL PUNTO SULLA DIFESA DEL TORINO

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