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Torino-Napoli 3-5: quando anche perdere fa sorridere

Ricordi / Partita dalle emozioni forti quella giocata nel 2013 dai granata di Ventura contro il Napoli di Mazzarri

Roberto Bianco

Spesso ci piace riportare alla mente le grandi vittorie. Inevitabilmente anche certe sconfitte non smetteranno mai di farsi vive. Alcune di queste partite, inspiegabilmente, una volta lasciato decantare il risultato avverso, rivelano note positive e una narrazione che a distanza di tempo quasi fa sorridere.

Sabato 30 marzo 2013, veglia pasquale, allo Stadio Olimpico di Torino i padroni di casa se la devono vedere con il Napoli di Walter Mazzarri, proprio lui. I partenopei sono chiamati a riprendersi la seconda posizione in campionato. I granata di Ventura, appena tornati in Serie A dopo tre stagioni di patimenti in cadetteria, devono raggranellare punti per agguantare la salvezza. Ne esce uno scontro pazzesco.

Pronti via e l'ex di turno castiga il Toro. Blerim Dzemaili piazza di destro la prima sventola vincente della serata, nulla può Gillet. Alla fine per il centrocampista svizzero di origini albanesi sarà tripletta, l'unica in carriera. Alla mezz'ora di gioco, il miracolo. Barreto, approfittando di un rimpallo in area avversaria, trafigge Rosati, attuale terzo portiere del Torino. Per l'attaccante granata il ritorno al gol è una resurrezione, per quanto effimera. Non segnava dal novembre 2010. Il primo tempo offre ancora un rigore agli ospiti, fallo netto di Darmian su Maggio. Sul dischetto va il giovane Hamsik, Gillet si allunga e para, la Maratona esulta.

La ripresa è una scarica di emozioni. Dzemaili, ancora lui, riporta avanti i suoi. Incassato lo svantaggio, Ventura manda in campo Jonathas e Meggiorini, mentre Mazzarri cala la carta Cavani, appena rientrato dagli impegni con la nazionale e senza nemmeno un allenamento in corpo. Proprio il campione uruguaiano, nel tentativo di controllare un cross nella propria area, tocca la palla con un braccio e regala al Toro il penalty che Jonathas trasforma alla mezzora della ripresa. Quattro minuti ed è l'apoteosi. Meggiorini regala una delle emozioni più belle ai tifosi granata, soffia palla a Britos e infila la porta del Napoli. Risultato capovolto.

Mancano 12 minuti più recupero alla fine della partita, ma per i granata la bella favola dura meno di 120 secondi. Prima Dzemaili piazza il terzo gol, poi Cavani si scatena e realizza una doppietta, prima su punizione e poi di testa. A ogni gol subito, il Toro reagisce e tenta di gettarsi in avanti. Finisce comunque con il Toro sconfitto per 5 reti a 3. I granata non escono però perdenti. Il Torino ha lottato, forte di un DNA che è storia, con carattere e qualità, meritando l'onore delle armi.