"Iniziato ufficialmente con la partita inaugurale di venerdì (Svezia-Inghilterra), questa sera ha finalmente preso il via anche il cammino dell’Italia ai campionati europei Under-21, contro la Danimarca. Sebbene la squadra di Niels Frederiksen non partisse con i favori del pronostico, quella danese era una squadra da non sottovalutare assolutamente; una compagine, infatti, in fase di qualificazione, in grado di collezionare ben nove vittorie e un pareggio, siglando ventiquattro reti e subendone soltanto tre, dimostrando, quindi, di possedere una difesa di ferro. Di Biagio aveva avvisato capitan Benassi e compagni delle possibili difficoltà (‹‹la Danimarca è molto cresciuta negli ultimi anni››; ‹‹una squadra di buon livello, organizzata e formata da buoni giocatori››) ma aveva anche messo bene in chiaro come fosse necessario pensare ‹‹più a noi stessi, che agli avversari››; un modo per fare intendere come non ci fossero scuse: era necessario portare a casa il bottino pieno. Le difficoltà sono effettivamente emerse in maniera evidente. La prima frazione di gioco si è, infatti, contraddistinta per i ritmi blandi, lenti e macchinosi; merito sicuramente della difesa arcigna e del preponderante pressing basso dei danesi, ma anche demerito degli azzurrini, quasi mai in grado di impensierire Hojbjerg. La più nitida occasione da gol degna di nota è stata quella del granata Benassi al ventottesimo, un tiro da fuori molto violento ma non abbastanza angolato e messo in corner dal numero uno di proprietà dell’Esbjerg. Per il resto, nulla di particolarmente esaltante, anzi. Il centrocampista modenese classe ’94 è stato, nella landa desolata del primo tempo, uno dei pochi a ottenere un voto leggermente superiore alla sufficienza, dimostrando in qualche occasione una buona dose di grinta e carattere. Sufficiente, invece, è stato il primo tempo dell’altro granata Barreca: non tanto per errori tecnici ˗ si segnalano soltanto un paio di cross sbagliati ˗ quanto per la maggior cura offerta alla fase difensiva, rispetto al suo equivalente di fascia Conti, volta a limitare le sgroppate di Hjulsager. Un primo tempo non eccessivamente brillante, dove i due hanno, evidentemente, risentito e compartecipato della condizione sottotono degli azzurrini, forse anche sotto pressione per la vittoria tardo-pomeridiana della Germania sulla Repubblica Ceca.
gazzanet
Under 21, buona la prima per l’Italia. Barreca e Benassi promossi entrambi
Nazionale / I due giovani granata si esprimono bene con la maglia azzurra: l'Italia vince 2-0
"Il secondo tempo, invece, si è aperto in maniera differente, dominato ˗ per il primo quarto d’ora ˗ da un ritmo decisamente più propositivo, grazie al maggior coinvolgimento degli esterni e a un maggiore inserimento dei centrocampisti. E proprio in questa frazione, oltre a segnalare un paio di ottime iniziative da parte del terzino classe ’95, si inseriscono l’eurogol di Pellegrini al cinquantaquattresimo – rovesciata magnifica a sbloccare il risultato, con il pallone arrivato nel modo giusto anche grazie a un contrasto aereo vinto da Benassi - e il gran gol di Petagna
"all’ottantaseiesimo. Al settantatreesimo si chiude, poi, la partita di Capitan Benassi, sostituito dall’atalantino Grassi: una partita, nel complesso, positiva, di corsa e sacrificio ma anche di qualità, che conferma il buon primo tempo. Meno appariscente, quella di Barreca, invece, ma altrettanto positiva, caratterizzata da un’ottima fase difensiva ma, in più di un’occasione anche propositiva in fase d’attacco.
"Seppur con qualche difficoltà, l’Italia è riuscita finalmente a sbloccarsi all’esordio sconfiggendo due a zero i danesi, in una partita decisiva e importante, mantenendo una tradizione di inviolabilità contro i coetanei, mai usciti vittoriosi in scontri ufficiali.
"Federico Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA