"La maglia granata è una seconda pelle. Una volta che la vesti, spesso è come se restasse appiccicata, anche quando la vita porta altrove. Non si tratta solo di un motivetto musicale che i tifosi granata cantano allo stadio, evidentemente. Lo dimostra quanto accaduto ieri al Filadelfia. Da un’iniziativa di Serino Rampanti, attuale vice-presidente della Fondazione Filadelfia (nonché presidente ad interim) è stato organizzato un incontro amichevole tra i giocatori che militarono nella Primavera del Torino tra il 1989 e il 1992, cogliendo due scudetti e due Coppe Italia con proprio Rampanti sulla panchina granata. I figli del Filadelfia, insomma: eccetto qualche nome eccellente (come Dino Baggio e Christian Vieri), tutti presenti sul prato che fu teatro delle loro gesta e dei loro successi in tempi in cui il vivaio granata, orchestrato da dirigenti come l'avvocato Cozzolino e da allenatori come Rampanti, era senza ombra di dubbio il migliore d'Italia.
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Il Filadelfia riapre le porte ai suoi figli: “Che sogno ritrovarci qui!”
L'appuntamento / Sul prato che fu del Grande Torino è andata in scena un'amichevole tra gli ex scudettati del Torino Primavera
"Il senso di appartenenza è tornato a pulsare forte, al Filadelfia. "A questo incontro lavoravamo da quasi sei mesi insieme al mister Rampanti ed ad un vecchio amico come Roberto Marchisio. Per noi è un sogno ritrovarci su questo prato in una giornata così", ha raccontato Sandro Cois. Uno che è partito dal vivaio granata, per arrivare in Nazionale. Non certo l'unico di quella nidiata di talenti granata di fine anni Ottanta-inizio anni Novanta. In molti tra i presenti si sono ritrovati nelle ore precedenti: un pranzo, una visita alla signora Teresa, la badante del convitto che si trovava all'interno della sede di corso Vittorio Emanuele dove albergavano i ragazzi del settore giovanile, e poi una partita tra amici al Filadelfia.
Presenti anche chi, come Christian Fioratti e Gianfranco Randazzo, il Toro non lo ha mai lasciato veramente, continuando ad avere un ruolo come allenatore nelle giovanili. "Dopo trent'anni siamo di nuovo qui, è davvero fantastico", racconta Cois. Poi un pensiero anche all'attualità, perchè il Toro non lo si perde mai di vista: "Bruno Peres può ricoprire tutta la fascia nel 3-5-2 e gioca sia a destra che a sinistra. Il Toro deve allungare un po' la panchina e trovare un vice-Belotti. Per il resto Mazzarri è l'uomo da cui ripartire: ha avuto qualche difficoltà prendendo la squadra a stagione in corso, ora partirà dall'estate e avrà modo di dimostrare la sua idea di calcio".
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