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1937-1946: l’arrivo di Novo e la nascita del Grande Torino

Ferruccio Novo, presidente del Grande Torino

#110annidiToro/ Continuiamo a ripercorrere le tappe della storia granata decennio per decennio. Oggi ci occupiamo del periodo che vede la nascita della grande squadra che perì a Superga

Daniele Delbene

"Questo periodo storico è stato molto importante per la storia del Torino, infatti la squadra granata ha visto l'arrivo di un personaggio importantissimo, si tratta di Ferruccio Novo, che nel 1939 ha deciso di acquistare il Toro, ponendo poi le basi per la nascita del Grande Torino; club che nel dopoguerra ha risollevato l'animo degli italiani che arrivava distrutto dalla traumatica seconda guerra mondiale ed è stata una delle squadre più forti di tutti i tempi, perendo poi in un tragico schianto sulla collina di Superga.

"LA FINALE DI COPPA ITALIA E L'ARRIVO DI NOVO - Nella stagione 1937-38 la squadra granata ebbe un anno di transizione. In campionato la squadra non riuscì ad andare oltre la nona posizione in classifica con 32 punti, lontano di 9 lunghezze dall'Ambrosiana Inter che vinse il campionato con 41 punti, ma il Torino riuscì comunque ad arrivare in finale di Coppa Italia, per poi perderla contro i rivali cittadini della Juventus. Nella stagione successiva il Torino si rialzò dopo il deludente nono posto della stagione precedente e si classificò al secondo posto dietro in Bologna che vinse sui granata di 4 lunghezze; questo campionato fu molto importante per il Torino perchè sulla panchina granata si sedette Ernest Erbstein che dopo poche partite dovette lasciare i granata a causa delle leggi razziali in quanto era di origine ebrea. Nell'estate del 1939 il nuovo presidente del Toro divenne Ferruccio Novo, imprenditore con un'avviata fabbrica del cuoio e con un passato nelle giovanili dei granata. La stagione 1939-40 vide il Torino terminare il campionato al quinto posto in classifica a pari merito con il Genova 1893, inoltre arrivò da Varese il primo giocatore che qualche anno dopo ha poi costituito l'ossatura del Grande Torino, si tratta dell'attaccante Franco Ossola. Nella stagione 1940-41 fu ancora un anno negativo per i granata, infatti conclusero il campionato soltanto al settimo posto con Ossola capocannoniere della squadra a quota 14 reti, giocò questa stagione in coppia con Petron che si fermò a 8 reti.

"ECCO IL GRANDE TORINO - Nella stagione 1941-42 arrivarono  al Torino altri due giocatori che costituirono l'ossatura di una delle squadre più forti di sempre. Si tratta di Guglielmo Gabetto e Romeo Menti. Il primo centravanti vecchio stampo venne acquistato dalla Juventus insieme a Bodoira e Borel. Il "gabe"in quella stagione mise a segno 17 reti, mentre Menti arrivò dalla Fiorentina e mise a segno 14 reti. Il campionato dei granata si concluse con la seconda posizione dietro alla Roma di 3 lunghezze. Nella stagione successiva, il presidente Novo mise a segno diversi colpi riuscendo a creare il primo vero Grande Torino; vennero acquistati Loik e Mazzola dal Venezia e Grezar dalla Triestina. Il Toro vinse lo scudetto e la Coppa Italia, risultando il secondo miglior attacco dietro la Juventus con 68 reti all'attivo grazie alla vena realizzativa di Gabetto, Ferraris II e Mazzola, tutti giocatori che andarono in doppia cifra. A causa della guerra il campionato del 1943 non venne disputato, mentre quello del 1944 fu un campionato di guerra che venne disputato in più step. Il Torino che era la squadra favorita se lo vide sfuggire dallo Spezia che giocava con i vigili del fuoco della città, in questa stagione giocò al Torino Silvio Piola, anche quello del 1945 fu un campionato particolare, infatti vennero disputate delle sfide cittadine,  vinte poi dalla Juventus. Nel 1945-46 il campionato riprese normalmente e venne vinto ancora dal Torino che nel frattempo con l'arrivo di Bacigalupo, Ballarin, Castigliano, Maroso e Rigamonti aveva costituito la squadra che poi fu capace di vincere 5 scudetti di fila prima di perire in quel tragico incidente aereo.