"Il Toro esce sconfitto per 2-1 dal campo di Bergamo, dicendo definitivamente addio a qualsiasi speranza europea. Vittoria meritata dell'Atalanta, che ha giocato meglio, creato di più e legittimato i tre punti. Granata poco propositivi e con le polveri bagnate lì davanti, con Belotti impalpabile e divorato da Caldara in marcatura. Da segnalare, inoltre, che per la prima volta durante la gestione Mazzarri il Toro è sembrato fragile anche dietro, rischiando moltissimo.
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Atalanta-Torino 2-1, i sogni granata finiscono a Bergamo
Il commento / Un Toro fragile e poco propositivo perde meritatamente all'Atleti Azzurri
"PRIMO TEMPO - Mazzarri deve fare i conti con le tante assenze, e dunque ecco Edera e Bonifazi titolari - con quest'ultimo schierato nell'inedito ruolo di esterno di centrocampo nel 3-4-1-2. Il primo squillo della partita è di marca granata (qui il commento al primo tempo), ma di fatto il colpo di testa di Belotti al 3' rimane l'unica occasione del primo tempo per il Toro. Per il resto, c'è solo Atalanta. Gomez e Freuler spaventano in più di un'occasione Sirigu, che poi si deve impegnare due volte su Barrow. I granata non riescono a mettere in fila tre passaggi, Ljajic è schermato alla perfezione da DeRoon, Belotti non ne tiene una su Caldara ed Edera non regge il confronto fisico con Mancini. Tanti errori tecnici, poi, della squadra di Mazzarri - che chiude il primo tempo in sofferenza e senza aver costruito nulla di pericoloso dalle parti di Berisha. Dea padrona del campo nella prima frazione.
"RIPRESA - L'avvio di ripresa è pirotecnico, e dopo appena 8' è già vantaggioAtalanta: grande lavoro di Barrow, cross sul secondo palo e incornata facile di Freuler, che da due passi non sbaglia. Al 9' è 1-0 Atalanta. Il Toro un po' inaspettatamente reagisce subito al colpo subito, e dopo un minuto trova il pareggio: sponda di Belotti, ottimo servizio di Edera, Ljajic tiene il contatto e batte sul primo palo Berisha. Pari che però dura molto poco. Al 20', infatti, la Dea è di nuovo avanti, con Gosens che approfitta di una dormita della difesa spingendo in rete il cross di Castagne. L'Atalanta va vicina più volte al tris con i soliti cross dal fondo, arrivando in area con una facilita imbarazzante. Mazzarri prova a cambiare qualcosa: fuori Acquah, dentro Berenguer - con Ansaldi che si sposta in mediana con Rincon e Ljajic. Il cambio rinvigorisce leggermente l'azione offensiva, ma dietro i granata ballano eccome. Nel finale entra anche Niang, ma non succede più nulla. L'Atalanta vince meritatamente l'ultimo scontro diretto della stagione granata.
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