"Andrea Belotti non sta vivendo un momento positivo. Anzi, a dover essere obiettivi, Andrea Belotti sta vivendo forse uno dei periodi più complicati della sua giovane carriera calcistica. Partendo dall'inizio di questa stagione, le aspettative sul Gallo erano molto alte: il mercato aveva fatto parlare molto di lui, Belotti ha scelto di non chiedere la cessione ma di rimanere al Toro, anche per avere la certezza di un posto da titolare, e anche per avere più chance di giocare il Mondiale in Russia, nel 2018.
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Belotti, inizio di stagione da dimenticare: l’assenza ai Mondiali è un duro colpo
Focus On / Il Gallo, sul campo di San Siro, ha lottato come suo solito, lasciando il campo tra le lacrime: questo periodo, per il centravanti è molto negativo
"Pronti, via: Belotti fa stropicciare gli occhi all'Italia con quella fantastica rovesciata al Sassuolo, ma poi segna con meno frequenza, tanto da segnare solo tre gol (più un assist) in sette presenze. Un inizio di campionato sotto le aspettative, complicato da un infortunio al ginocchio, che lo ha tenuto fermo per un mese, mentre guardava i suoi diretti concorrenti per il titolo di capocannoniere della Serie volare a cifre altissime, da Dybala e Icardi a 11, fino a Immobile già a quota 14 marcature. L'infortunio ora è alle spalle, e il Gallo ha cercato fin da subito il riscatto sul campo, non riuscendoci: quattro partite, tra campionato e Nazionale, zero gol. E l'evidenza di una forma fisica non ancora al'altezza.
"Ma il momento particolarmente negativo di Andrea Belotti ha forse toccato il suo picco massimo ieri sera, con l'esclusione dal Mondiale dell'Italia, grazie ad un pareggio a San Siro contro la Svezia, che costringerà tutto il popolo azzurro a guardare la competizione da casa senza poter essere protagonisti. E chi voleva essere protagonista, ma sul campo, era proprio Belotti, che aveva fatto alcune scelte anche in base al Mondiale del 2018: la maglia del Torino l'ha scelta quest'estate anche per avere una sorta di certezza di poter continuare a dimostrare il suo grande valore, in una squadra e in una piazza nella quale è visto come un leader, un trascinatore, un giocatore imprescindibile. In Russia Belotti avrebbe potuto essere protagonista; ci sperava anche il Torino, per motivi di stima e amicizia nutrita nel calciatore ma chissà, anche economici.
"Ieri sera si è infranto un sogno, quello di Belotti, di poter essere decisivo anche con un'altra maglia, quella più importante per l'Italia intera. Il contraccolpo psicologico che potrà avere sul ragazzo, nelle prossime partite, potrebbe essere difficile da debellare, ma di certo Belotti sa che dalla sua parte c'è l'età, che il Mondiale ritornerà e che lui avrà di certo tutte le qualità necessarie per essere al centro del progetto di una nuova Italia, ancora più giovane e forte.
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