"Tecnica, voglia di aiutare la squadra, e quella forza che solo i ventenni posso vantare: Lucas Boyé sta entrando nuovamente nelle rotazioni di Mihajlovic, in maniera sempre più importante, e contro il Palermo il tecnico serbo ha deciso di puntare un'altra volta su di lui dal 1', dopo le buone cose fatte vedere contro la Fiorentina, quando si era procurato il rigore poi sbagliato da Belotti.
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Boyé, un passo indietro. Ma la fiducia del Torino non vacilla
Il tecnico ha elogiato il classe '96, a cui sta dando occasioni importanti per crescere e valorizzarsi
"Dal punti di vista strettamente tecnico, quella di Boyé ieri non è stata una bella partita: confusionario e poco reattivo, suo il pallone perso che porta al contropiede rosanero e al conseguente Eurogol di Rispoli. 45' che segnano un leggero passo indietro rispetto a quanto fatto vedere con la viola, ma - come spesso accade nel calcio - non è tutto da buttare, come ricorda lo stesso Mihajlovic: "Al di là della partita di oggi, io su di lui credo molto. E’ un giocatore che mi piace moltissimo", ha detto di lui il tecnico granata nell'immediato post-gara, e in effetti il cambio ad inizio ripresa non può assolutamente essere considerato come una bocciatura. La crescita di un giovane, per altro al primo anno nel calcio italiano e più in generale europeo, passa da tutta una serie di step, tra cui - gioco forza - ci sono anche i passi falsi: occorre, però, dare fiducia e continuità a chi ha meno esperienza, e Boyé ha dimostrato di meritarsi la stima di Mihajlovic, che ripone molte aspettative sulle potenzialità del classe '96.
"Boyé bocciato? Niente affatto. Rimandato, al massimo, con licenza di rifarsi alla prossima occasione, che stando alle parole di Miha e alla crescita dal punto di vista della personalità del ragazzo, sarà con tutta probabilità molto vicina.
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