"Periodo attivissimo per il presidente del Torino, Urbano Cairo, che torna a parlare e tratta parecchie tematiche a 360°, rilasciando altre dichiarazioni importanti dopo quelle arrivate nella giornata di ieri. Dalla situazione dei granata - legata a risultati conquistati, partite in programma e questione Mihajlovic - al mercato di riparazione, per tornare ancora una volta sulla nazionale. Queste le parole del numero uno del club piemontese, rilasciate ai microfoni di TMW Radio.
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Cairo: “Se il Toro sbaglia sette gol non è colpa di Miha. E sul mercato…”
Il presidente granata parla ancora una volta: "Sono ottimista, la rosa è molto forte. Dobbiamo chiudere le partite; a Milano per vincere"
"Cairo comincia con un focus sulla prestazione più recente, il pareggio interno contro il Chievo: “Abbiamo avuto molte occasioni e non abbiamo segnato. Poi abbiamo preso un gol che non era da prendere." Questo il suo commento "Se non segni diventa difficile vincere le partite e non riesci a valutare quanto di buono fatto. Abbiamo creato 7-8 palle gol senza concretizzare, questo è stato il nostro problema”.
"Il patron granata passa poi ad una visione più ampia del campionato del Torino: “Come spesso capita quando i giocatori tornano dalla Nazionale è un problema, per esempio Belotti non era quello di sempre perché ha sofferto molto l’eliminazione dell’Italia. Io però sono ottimista, dobbiamo avere tutti questa positività perché il Toro può far bene. Siamo all’ottavo posto ad un punto dal Milan, le altre 5-6 sono staccate. Se il Toro inizia a chiudere certe partite, come quelle con Chievo, Hellas o Crotone, può fare davvero molto bene”.
"Relativamente alle nuove critiche rivolte a Mihajlovic ed alla situazione del tecnico, poi, il presidente del Torino è cristallino: “Non è che ogni partita dobbiamo rinnovare la fiducia al mister. E’ il nostro allenatore e lo sosteniamo, anche perché se sbagliamo sette gol la colpa non è sua. Nel calcio succedono certi momenti”.
"Il discorso si sposta poi al mercato invernale, come possibile occasione per rinforzare l'organico: “Per quel che riguarda i titolari la nostra rosa è molto forte, forse servirà potenziare qualche seconda linea e staremo attenti a farlo. Quando hai un giocatore come Belotti trovare un centravanti importante che gli faccia da riserva non è semplice” per arrivare ad uno sguardo alla prossima sfida, quella contro il Milan a San Siro: “Mi aspetto una partita con lo stesso approccio visto con l’Inter. Il Milan è una squadra importante che ha fatto investimenti elevati, non va sottovalutata soprattutto dopo una sconfitta come quella col Napoli. Il Toro però deve avere voglia di giocarsela e di vincere la partita”.
"Infine, inevitabile, il capitolo legato ancora alla débâcle della Nazionale azzurra: “Non so se la Nazionale si stava autogestendo, ma sicuramente non ho visto la mano di Ventura. Ho visto un allenatore che non era quello che conoscevo. Nel 2014, quando si parlò di Ventura prima di Conte, dissi che secondo me era adatto ad allenare un club più che la Nazionale visto che lui riesce a dare il massimo nel lavoro quotidiano. Non so cosa sia successo coi giocatori ma sicuramente abbiamo fatto una brutta figura, quando non segni un gol in 180 minuti contro la Svezia è inevitabile”.
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