"Un approccio alla partita come quello di Roma non è da Toro e non si può vedere. Giochi all'Olimpico, davanti alla seconda squadra più forte d'Italia, dovresti essere consapevole che su ogni pallone si deve lottare come se fosse l'ultimo della tua carriera. Invece i giallorossi non devono dannarsi. Dopo un quarto d'ora, con tre tiri in porta, sono già sul 2-0 (e per puro caso i gol non sono stati tre, visto il palo di Salah). E poco vale il fatto che poi si è provato a produrre qualcosina, senza peraltro riuscire a incidere, per poi cadere di nuovo alla prima folata di vento. La partita era di fatto già finita dopo quel quarto d'ora.
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Caro Miha: è il momento di cambiare qualcosa
L'Editoriale / Un altro modulo o altri uomini: adesso serve dare una scossa alla squadra
"Caro Miha, devi fare qualcosa. Qui c'è qualcuno che non gioca con la dovuta attenzione e la dovuta energia. Se il Toro ha fatto solo due vittorie nelle ultime 11 partite, le motivazioni sono diverse. Colpe ne hanno tutti, tu per primo, questo è sicuro. E infatti non ti sei mai tirato indietro di fronte alle tue responsabilità. Ma sicuramente tra i giocatori c'è qualcuno, tra i tuoi "titolari", che merita un po' di panchina. Senza preclusioni nè punizioni: semplicemente chi gioca male una partita deve stare fuori in quella dopo. Chi dimostra di non avere più rabbia e motivazioni, si prenda qualche turno di riflessione.
"E' il momento di cambiare qualcosa, in questo Torino. Vedi tu: cambia modulo, o cambia giocatori. C'è chi si deve conquistare qualcosa in ottica futura. C'è chi deve confermare di essere da Toro, se non proprio ancora un giocatore da Serie A. Mancano 13 partite e ruotare tutti i giocatori servirà per dare una scossa a chi di dovere e anche per valutare chi può far parte del futuro. Ma cambia qualcosa, a partire da Firenze. Non cambiare nulla è giusto quando le cose vanno bene, diventa una condanna quando vanno male. Andare avanti così è proprio autolesionistico.
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