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Chi è Roberto Miggiano, vecchia conoscenza di Petrachi e braccio destro di Mazzarri

Roberto Miggiano (foto viareggino.com)

Approfondimento / Il nuovo membro dello staff tecnico granata è salentino purosangue e ha giocato per una stagione insieme al direttore sportivo granata a Lecce

Gianluca Sartori

"Dopo Nicolò Frustalupi eClaudio Nitti, continua il nostro approfondimento alla scoperta dei volti nuovi dello staff tecnico del Torino, al seguito di Walter Mazzarri. Altro collaboratore tecnico, insieme a Nitti e al confermato Raimondi, è Roberto Miggiano. Classe 1964, si tratta di un professionista che è nel calcio da più di trent'anni e che ha avuto un discreto trascorso da allenatore, prima di unirsi a Walter Mazzarri.

"La carriera da calciatore è durata fino al 1996-1997 e ha visto Miggiano contare 40 presenze e 2 reti in Serie A. Da sottolineare ci sono i natali leccesi: il neo granata è infatti un prodotto della società salentina e ai colori giallorossi deve buona parte della sua vita calcistica, avendo compiuto tutta la trafila da calciatore e avendo iniziato in Salento anche la carriera da allenatore. Leccese doc, quindi, proprio come Gianluca Petrachi, diesse del Torino. I due hanno anche giocato insieme per una stagione: era il 1987-1988 e il Lecce conquistò la promozione in Serie A, arrivando secondo in cadetteria. Miggiano, più grande di cinque anni, fu tra i protagonisti; Petrachi, ancora un diciannovenne, mise a segno cinque presenze agli ordini di Mazzone. Miggiano rimase a Lecce sino al 1990 e poi vestì in seguito le maglie di Avellino, Acireale e Corigliano.

"La carriera da allenatore iniziò come anticipato nel Lecce, dove allenò Allievi Nazionali (vincendo un campionato) e la Primavera. A dargli la chance di allenare fu Pantaleo Corvino: al direttore dell'area tecnica della Fiorentina, Miggiano è legato da una grande amicizia. Dopo il Lecce le esperienze con Giacomense, Paganese in C1 (ottenendo un'importante salvezza, per Miggiano il ricordo migliore da allenatore) e Pistoiese. Nel 2010-2011 fu chiamato dal Napoli per allenare la Primavera. Qui si consolidò il legame con Mazzarri, allenatore della Prima Squadra. Rimase in azzurro una stagione. La successiva esperienza fu al Viareggio, che lo esonerò dopo nove giornate. Dal 2013-2014 in poi si legò a Mazzarri, che lo chiamò a sè per l'avventura all'Inter come osservatore. Poi ha seguito il tecnico anche al Watford: ora, l'inizio di una nuova storia al Torino.