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Fiorentina-Torino, i temi tattici: serve un gran lavoro delle mezzali

TURIN, ITALY - DECEMBER 11:  Andrea Belotti (R) of FC Torino celebrates after scoring the opening goal with team mate Marco Benassi during the Serie A match between FC Torino and Juventus FC at Stadio Olimpico di Torino on December 11, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Verso Fiorentina-Torino / Gli inserimenti dalla trequarti sono armi a doppio taglio. Per il Toro la gara d'andata è un modello

Redazione Toro News

"Lunedì sera andrà in scena all’Artemio Franchi il confronto tra Fiorentina e Torino, valido come posticipo della 26° giornata di Serie A. Le due squadre finora hanno deluso, ognuna a modo proprio, le aspettative di inizio stagione: il Torino ormai quasi definitivamente fuori dalla corsa all’Europa, la Viola posizionata poco meglio, ma che vede una sua conferma in Europa League (nella quale non sta sfigurando quest’anno) più complicata del previsto.

"GIOCO AEREO E IMPREVIDIBILITA’ - La Fiorentina di Paulo Sousa possiede un gioco molto fluido e a trazione offensiva che si sviluppa principalmente sulla velocità, sulla qualità dei suoi trequartisti e sulla fisicità della prima punta, che sia Kalinic o Babacar. I trequartisti, molto simili tra loro come caratteristiche, creano spesso danno alle difese avversarie in quanto sono in grado sia di allargare il gioco cercando di aprire le maglie difensive, sia di tagliare all’interno del campo puntando su un gioco più verticale e arrivare al passaggio filtrante o al tiro con facilità. Bernardeschi, Ilicic, Chiesa, Tello… una batteria non da poco. La fisicità della prima punta non è un dato irrilevante, anche perché ha la duplice funzione di torre o di finalizzatrice aerea. Quest’ultima qualità è particolarmente pericolosa contro una difesa non impeccabile sulle palle alte come quella granata. Per il gioco largo è fondamentale l’apporto dei terzini che Sousa ha voluto fluidificanti e pendolini. Da non sottovalutare l’apporto anche dei due centrocampisti centrali, registi e recupera palloni allo stesso tempo, in mezzo al campo che spesso vengono chiamati al tiro al limite dell’area con risultati non ininfluenti.

"ARMI GRANATA – Il Toro ha diverse opzioni per fare male ai Toscani e molte di queste le ha utilizzate nella quasi perfetta gara d’andata. Entrambi i gol realizzati al Grande Torino evidenziano caratteristiche positive per il Toro e allo stesso tempo punti deboli della Fiorentina. Il gol di Iago Falque è arrivato da un errore di palleggio dei Viola, che ha lanciato lo spagnolo in ripartenza contro una difesa non tra le più veloci (una volta superati i terzini). Il Toro ha fatto delle ripartenze un punto forte, tanto che al momento della conclusione Falque aveva 2 possibili passaggi smarcanti in area come alternative. Iturbe, nel caso trovasse la forma fisica e mentale, potrebbe essere un’arma letale in tal senso. Il secondo gol di Benassi invece evidenzia la facilità e l’efficacia degli inserimenti delle mezzali granata, le quali arrivano spesso alla conclusione. Questo movimento è molto sofferto dai ragazzi di Sousa, i quali solo pochi giorni fa in Germania contro il Borussia Mönchengladbach hanno rischiato non poco sugli inserimenti dei centrocampisti.

"PREGI COMUNI – Entrambi gli allenatori possono contare sul fattore punizioni. Mihajlovic ha a disposizione Adem Ljajic, che, per quanto criticabile sotto molti aspetti, rimane quasi inattaccabile proprio sui calci piazzati, quasi sempre pericolosi (specie se indirizzati alla porta o al finalizzatore implacabile Belotti). Il tecnico Luslitano, invece, può contare su Federico Bernardeschi sempre più in crescita, anche in questo fondamentale. Abbiamo ancora tutti negli occhi la perla realizzata al Borussia Park di Monchengladbach.