"Doveva dare riposte, ma Crotone-Torino ha lasciato una voragine di domande a cui il popolo granata ancora non riesce a trovare una soluzione. Dalla partita dello Scida è uscita una squadra fortemente ridimensionata sia nelle ambizioni europee sia in termini di identità. Il Toro di domenica non si inserisce in nessun percorso di quelli che il suo tecnico Sinisa Mihajlovic aveva tracciato per il futuro ad inizio stagione: se questo potrebbe far pensare ad un Torino troppo brutto per essere vero, viene anche da chiedersi quale sia la vera faccia di questo gruppo.
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Miha, ora spiegaci che Toro vuoi
Il punto / A Crotone i granata dimostrano la sensazione di aver perso la via: al tecnico e al gruppo il dovere di ricucire il discorso
"Moretti e compagni, infatti, non hanno saputo dimostrare - contro il Crotone e anche prima - una direzione, un'identità forte: questa squadra non cerca il contropiede, non controlla la partita attraverso un canovaccio tattico ben delineato e mandato a memoria, non regala spettacolo con un caos ordinato nel suo attacco (affidandosi troppo spesso alle iniziative dei suoi singoli, ma questo è un altro paio di maniche), non è in grado di imporre il proprio fisico o la propria corsa (la squadra granata è quella che corre di meno della Serie A) sull'avversario.
"Parafrasando Eugenio Montale, dunque, siamo soltanto in grado di dire cosa questa squadra non è, senza poter azzardare cosa vuole diventare. Ai vecchi difetti - disattenzioni difensive, incapacità di gestire pallone e ritmi - non è ancora stata trovata soluzione, e i due pareggi contro Verona e Crotone inducono alla preoccupazione anche chi in estate avrebbe buttato l'obolo sulle chance di qualificazioni europee del gruppo di Mihajlovic.
"Per reagire, il Torino deve tornare a costruire un proprio modo di essere, coerente, evidente e classificabile. Fare emergere i proprio pregi e nascondere adeguatamente i propri difetti. Continuare in questo limbo non aiuterà nessuno, men che meno la squadra a scrollarsi di dosso l'etichetta di incompiuta. Mihajlovic deve recuperare il bando della matassa del suo percorso, e di lì ripartire; il tempo stringe, e le grandi del campionato che il calendario porta con sé non lasceranno che i gol nel recupero salvino - almeno in parte - la situazione.
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