"Al termine di Napoli-Torino, ecco le dichiarazioni dell'allenatore azzurro Maurizio Sarri: "Il Napoli ha fatto una partita stupenda, di grande qualità di palleggio. Abbiamo fatto due errori madornali sui gol degli avversari. In ogni caso abbiamo disputato una grande partita, nonostante la mancanza di motivazioni, visto che la situazione era compromessa. Io sono contento,. A campionato finito c'era rischio di fare una partita scarica ma non è stato così, è stato un match di qualità ". Sarri viene poi incalzato sul futuro: "Dobbiamo fare due grandi partite e non considerare il campionato finito. Dobbiamo fare il record della storia del Napoli e infrangere il muro dei novanta punti. Tengo molto a queste due partite, poi avremo dieci giorni per valutare la situazione. C'è un contratto in essere che prevede una clausola rescissoria di otto milioni ma anche una formula di buonuscita per il Napoli purtroppo per me ben inferiore. Il presidente? Mi ha dato l'opportunità di allenare il Napoli, la mia squadra del cuore fin da bambino. Se lui fosse contento io lo sarei. Ho dato tutto, se non è contento mi dispiace. Le sue parole? Ogni tanto ha queste esternazioni, vanno prese per quelle che sono, poi dopo mezzora tutto torna come prima. Se sono a fine ciclo? Io penso a queste due partite perchè per me sono importanti. Non lo dico per sviare la domanda ma perchè è così. Poi se il ciclo è finito lo decide la società: se non si possono tenere sei-sette giocatori, allora il ciclo è finito. Se verrà fatto un mercato all'altezza? Ci sono troppi se..."
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Napoli-Torino 2-2, Sarri: “De Laurentiis? Io ho dato tutto. Fine ciclo? Lo decide la società”
Le parole dell'allenatore azzurro Sarri dallo Stadio San Paolo
"Sulla diatriba con De Laurentiis, il tecnico risponde così: "Io non devo dire assolutamente niente. Il presidente è la persona che mi ha fatto allenare il Napoli, la squadra che tifavo da bambino. Gli sarò per sempre grato per l'esperienza che mi ha fatto fare. Mi dispiace se il presidente non è contento, anche se mi interessa fino ad un certo punto. Io ho fatto tutto nel bene della squadra, cercando di valorizzare la competizione che stava più a cuore ai napoletani. Se sto facendo delle riflessioni sul mio futuro, non dipendono dalle parole del presidente. Comunque state parlando tutti come se io e il presidente abbiamo litigato, non è così. Se so l'inglese? L'ho studiato anni fa ma non l'ho ripassato di recente". Sulle possibili dimissioni Sarri commenta così: "Non riesco a comprendere chi parla di ciò. Dimettersi a due giornate dalla fine, di cosa stiamo parlando?".
Sarri parla anche a Radio Rai: "Non abbiamo dato la gioia della vittoria ai nostri tifosi e questo mi ha fatto arrabbiare. La vittoria penso sia un'esperienza unica per chi viene a guardare, a giocare ed anche ad allenare. Non mi interessa se le dichiarazioni di De Laurentiis influiranno sul mio futuro. Io sono grato al presidente perché mi ha fatto allenare la mia squadra del cuore, è stata un'esperienza unica. Io sono tranquillo con la mia coscienza, ho fatto il massimo".
"Sarri prosegue a Sky: "Al di là del dispiacere per non avere fatto contento un pubblico così, bisogna essere lucidi nelle analisi. Il Napoli sotto certi punti di vista non è attrezzato per competere con la Juventus. Se partiamo da questo, allora il Napoli ha fatto un campionato straordinario. Anche sfortunato perchè nel giro di quattro minuti siamo passati dalla possibilità di andare sopra ad essere sopra di quattro punti. Il tutto tra il 43' della partita della Juve a San Siro e il 7' della nostra a Firenze. Sfortuna anche per gli infortuni perchè i ko di Ghoulam e Milik sono stati difficili da gestire. Poi oggi abbiamo preso il diciottesimo palo. Quindi anche circostanze sfortunate, ma in generale bisogna essere contenti di quello che ha fatto questa squadra".
"Sarri viene poi incalzato sul futuro: "Dobbiamo fare due grandi partite e non considerare il campionato finito. Dobbiamo fare il record della storia del Napoli e infrangere il muro dei novanta punti. Tengo molto a queste due partite, poi avremo dieci giorni per valutare la situazione. C'è un contratto in essere che prevede una clausola rescissoria di otto milioni ma anche una formula di buonuscita per il Napoli purtroppo per me ben inferiore. Il presidente? Mi ha dato l'opportunità di allenare il Napoli, la mia squadra del cuore fin da bambino. Se lui fosse contento io lo sarei. Ho dato tutto, se non è contento mi dispiace. Le sue parole? Ogni tanto ha queste esternazioni, vanno prese per quelle che sono, poi dopo mezzora tutto torna come prima. Se sono a fine ciclo? Io penso a queste due partite perchè per me sono importanti. Non lo dico per sviare la domanda ma perchè è così. Poi se il ciclo è finito lo decide la società: se non si possono tenere sei-sette giocatori, allora il ciclo è finito. Se verrà fatto un mercato all'altezza? Ci sono troppi se..."
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