"Il Torino, in questa stagione, ha avuto un andamento alquanto altalenante: però, tra gli aspetti positivi di questa prima parte di anno, c'è il fatto che i granata siano riusciti a rendersi pericolosi e a conquistare punti importanti in casa delle "Big" di Serie A, come Inter, Milan, Lazio e anche Roma. Un cambiamento molto importante: il fattore comune di queste belle prestazioni fornite dal Toro? L'unità del gruppo e il difendersi come priorità nella partita, per poi cercare di far male all'avversario con delle veloci ripartenze.
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Torino, la svolta è in casa delle big: dopo il derby, solo risultati utili
Analisi / La squadra granata, dopo lo scivolone all'Allianz Stadium, ha offerto solo prestazioni convincenti in casa delle grandi squadre. Un cambio di passo notevole
"PAREGGI IMPORTANTI - A Milano, contro Inter e Milan, la strategia del Torino ha funzionato a metà: i granata sono riusciti a conquistare un pareggio due volte a San Siro, però, quando è stato il momento di capitalizzare il risultato, la squadra aveva sciupato delle chance. Ad esempio, contro l'Inter fu Obi ad avere la palla del 2-0, che avrebbe di fatto chiuso il match, mentre contro il Milan, al 90º, è capitata sui piedi di Belotti l'occasione di segnare l'1-0, e solo una grandissima parata di Donnarumma ha impedito il colpaccio granata.
"CHE COLPI - A Roma, invece, la strategia ha funzionato in pieno. Se contro la Lazio il Torino ha capitalizzato le opportunità nel secondo tempo, anche grazie all'uomo in meno dei biancocelesti, contro la Roma di Di Francesco ha compito un lavoro quasi perfetto. Ha sofferto nei momenti in cui i giallorossi hanno pestato sul piede dell'acceleratore, ma quando è stato tempo di reagire, il Toro è stato freddo, cinico, segnando due gol che hanno messo in discesa il match.
"QUEL DERBY... - La domanda che viene di conseguenza è: perché nel derby giocato ad inizio campionato in casa dei bianconeri il Torino non ha messo in campo una prestazione quantomeno simile a quelle viste successivamente? La risposta potrebbe essere che Sinisa Mihajlovic, dopo il pesantissimo poker subito dalla Juventus, abbia voluto cambiare atteggiamento nei big match, soprattutto in trasferta. Contro i bianconeri la tattica fu sbagliata, condita anche dall'espulsione di Daniele Baselli: da lì potrebbe essere nato quel cambiamento fondamentale, che ha portato il Toro a non temere più le sfide fuori casa contro le grandi squadre.
"LE CHIAVI - L'ingrediente "segreto" su cui ha insistito il tecnico serbo può essere quello dell'unità: Mihajlovic ha voluto dare un'impronta molto compatta e ordinata alla sua squadra, in modo tale da sostenere meglio le iniziative di qualità degli avversari. Una svolta tattica, passata attraverso l'adozione del 4-3-3, ma prima ancora mentale. Il tecnico, sostenuto dalla società, ha rimesso al centro dell'attenzione quei "principi morali" inculcati nelle menti dei giocatori, i quali hanno ritrovato l'umiltà e la cattiveria agonistica, condizioni essenziali per conquistare i risultati. Fattori fondamentali che hanno permesso al Toro di conquistare risultati importanti e che dovranno essere riproposti anche nei prossimi impegni, per trovare quella continuità sin qui mancata ai granata.
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