Niang fallisce l'esame San Paolo. Un'astinenza durata 70 lunghissimi giorni quella tra il senegalese e la maglia da titolare. In mezzo sono accadute tante cose: infortuni, ricadute e soprattutto la nascita della sua primogenita; la piccola Louna. Un'esperienza che segna inevitabilmente la crescita personale di un uomo, e che lo porta alla maturità. Contro il Napoli però, sportivamente parlando, si è visto il solito vecchio Niang: spesso fuori dal gioco e troppo discontinuo per impensierire una retroguardia attrezzata come quella partenopea.
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Torino, Niang fallisce l’esame San Paolo. Un punto interrogativo da 15 milioni
Focus on / L'attaccante senegalese torna titolare dopo 70 giorni. Al San Paolo una prestazione da dimenticare
ESAME - "Si è allenato bene, non ha i 90′ ma sta bene ed è su di morale. Da quando è nata la bambina l’ho visto più presente e più attento, si comporta molto bene". Queste le parole con cui Walter Mazzarri, alla vigilia del match contro il Napoli, 'coccolava' il suo numero 11. Le risposte però sul campo non sono arrivate. Un'altra prestazione scialba quella vista al San Paolo, in cui il senegalese si è acceso ad intermittenza e ha dimostrato di non essere in grado di reggere l'intero peso dell'attacco da solo; in un 3-5-2 a trazione decisamente posteriore. Tanta carota e poco bastone, il metodo scelto da Mazzarri. Almeno per il momento. Ma le cose di qui a breve potrebbero cambiare.
FUTURO - Anche perché, a poche giornate dal termine del campionato, il Torino si troverà a dover esercitare un cospicuo riscatto obbligatorio per un giocatore che di fatto non ha mai convinto fino in fondo. 12 milioni netti, che si andranno ad aggiungere ai 3 già versati nelle casse del Milan. “Le valutazioni sui singoli le tengo per me, alcune cose mi sono piaciute altre meno" ha commentato il tecnico granata a fine gara. Un'analisi criptica, una presa di posizione tutt'altro che netta. Se contro il Napoli ha deluso, Niang dovrà provare a darsi una scossa di qui a breve. Nelle prossime giornate potrebbero arrivare altre occasioni: il senegalese dovrà provare a sfruttarle al meglio per provare a dimostrare (è il caso di dirlo: meglio tardi che mai) di essere all'altezza di questo Torino.
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