"Dopo la pesante sconfitta di Firenze, il direttore sportivo granata Gianluca Petrachi ha voluto parlare ai microfoni di Torino Channel: "Diciamo che è da qualche match che non funziona qualcosa d'importante: questa squadra deve ritrovarsi dal punto di vista della mentalità, della sana cattiveria agonistica. Sta venendo meno questo tipo di meccanismo, che devono avere i ragazzi. Credo che poi se ci si mette la voglia e la cattiveria, poi può anche uscire quella qualità che quest'anno tutti quanti abbiamo detto aver in più rispetto a tutti gli altri anni passati. Però la qualità viene fuori quando ci metti la voglia e l'agonismo, credo che manchi questo aspetto - che nel calcio è fondamentale".
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Torino, Petrachi: “Ci manca il cuore Toro”. E su Belotti: “Ci vuole buon senso”
Le parole del ds granata a Torino Channel
"Ancora Petrachi: "Contraccolpo psicologico? Non credo, ribadisco: l'ho gia detto a Miha dopo il derby, questa è una squadra che pensa che con la qualità le partite si vincano in automatico, ma in realtà è esattamente il contrario. La qualità viene dopo, prima ci devono essere l'ardore e il furore, che è poi anche lo spirito del Toro. Se non ci mettiamo la cattiveria sono gli altri a mangiare le caviglie a noi, è quello che ho detto a Sinisa ieri sera e oggi. Si deve ritrovare quello spirito e quell'agonismo, e già vedevo da qualche partita che latitava. A volte però uno pensa di essere troppo "accelerato", il mio modo di essere mi porta a pensare che esagero io, che vedo il bicchere sempre mezzo vuoto... Purtroppo poi tutti i concetti da me sviscerati nelle settimane antecedenti sono stati riscontrati dai fatti: sentivo che mancava quel tipo di attegiamento. Siamo in grado di ripartire e riprenderci, ma dal primo all'ultimo devono dare qualcosa in più e soprattutto tutti devono capire che ci stiamo giocando tanto. Basta chiacchiere, l'attegiamento lo vedi in campo. L'anno scorso abbiamo fatto due partite contro Roma e Fiorentina che potevamo anche perdere, ma abbiamo sempre inseguito la vittoria. Io credo che questo tipo di spirito, di tenacia - che sono anche duelli personali - devono ripresentarsi perché se no non facciamo molta strada".
"Poi sulla situazione Mihajlovic e su Belotti: "Confronti con Miha? Si però i confronti si fanno anche in famiglia, con un figlio che sbarella ad esempio. Bisogna che si capisca che ci sono regole da rispettare, c'è da comportarsi in un certo modo. Tutti siamo in condizione di farci un esame di coscienza e capire che bisogna fare di più con i fatti, non con le chiacchiere. Che di chiacchiere secondo me se ne sono già fatte tante. Belotti? Io credo che sia determinante la sensazione del ragazzo. Tutti i movimenti in gara, o in allenamento, li sta facendo lui: sta provando e sta forzando per capire se sente fastidio, E' evidente che se non si sente il ginocchio stabile, se sente delle fitte, ci vuole cautela e bisogna aspettare. Dipende solo da lui, da protocollo medico ha fatto tutto quello che doveva. Ora c'è lo step del campo, se supererà tutti gli step e si sente il ginocchio destro uguale al sinistro a quel punto si tratta di capire quanto può durare in campo. Se c'è la guarigione, c'è la guarigone, i segnali ce l'ha lui: il giocatore è medico di se stesso. Ci siamo attenuti alla consulenze e le indicazioni mediche dello staff e del prof Cerulli, la valutazione biomeccanica è ok e il responso sarà del campo. Stamattina ha fatto lavoro specifico, io lo vedo bene: ma tutti dobbiamo avere il buon senso di capire che se è giusto che vada il campo lui deve essere il primo sicuro di essere guarito".
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