Non se lo aspettava Fabio Quagliarella, e forse non se lo aspettavano nemmeno molti tifosi del Torino: essere coperto di fischi, al momento della sostituzione, all'Olimpico Grande Torino. Accadeva lo scorso 29 aprile, quando l'attaccante campano tornava per la prima volta da avversario nel capoluogo piemontese. Un addio a dir poco tribolato quello con il Torino. I tifosi granata, infatti, non gli perdonarono tutta una serie di 'non esultanze' che sfociarono poi in un'esagerata richiesta di scuse alla curva del Napoli in occasione di un rigore trasformato al San Paolo.
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Torino-Sampdoria, Quagliarella dall’addio ai fischi dei tifosi: “Complimenti”
L'attaccante campano lasciò i granata tra le polemiche. E lo scorso campionato quanti fischi all'Olimpico Grande Torino...
Fischi, insulti e un informale invito ad andarsene: così Quagliarella lasciò il Torino dopo un anno e mezzo ricco di soddisfazioni reciproche. Ciò che i tifosi granata non sapevano però, era il dramma personale che si celava dietro a quel gesto del giocatore. Dopo pochi mesi ecco la verità: minacce, ricatti e infine la condanna che arriva come una liberazione per quel poliziotto-stalker che per diversi anni si era finto suo amico. Una vicenda complessa e poco piacevole, che ha costretto Quagliarella e la sua famiglia ad andarsene dalla sua città natale nonchè squadra del cuore: Napoli. Dopo che questo vero e proprio dramma è venuto a galla, sono state molte le testimonianze d'affetto provenienti da tutta Italia. Non dal Torino però. I tifosi granata infatti, al ritorno al Grande Torino, riservarono all'attaccante una passerella di fischi e insulti, che sfociò in un'esclamazione ricca di rammarico e delusione del numero 27: "Complimenti!".
Un'unica affermazione, scuotendo la testa. Forse, dopo quanto emerso, era lecito aspettarsi di più dal punto di vista umano da quei tifosi che fino a pochi mesi prima urlavano il suo nome nell'impresa del San Mames contro l'Atletico Bilbao. La ferita però era ancora troppo fresca. Ora Quagliarella è pronto a tornare in quello stadio che non può che regalargli emozioni contrastanti. Da un lato il piacevole ricordo dei tanti gol segnati in maglia granata, dall'altro la delusione per quei fischi che forse umanamente non avrebbe meritato...
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