"Quella contro l’Atalanta di Edi Reja sarà una gara sicuramente importante per il Torino, reduce dalla bella vittoria a San Siro contro l’Iinter, ma ancora di più sarà dal sapore particolare per lui, Davide Zappacosta, ex di turno chiamato a sfidare il suo recentissimo passato: quell’Atalanta salutata appena la scorsa estate, e con la quale ha esordito in Serie A.
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Torino: Zappacosta sfida il suo passato, ma c’è da convincere Ventura
Verso l'Atalanta / Il ballottaggio con Molinaro è vivo, ma il classe '92 scalpita e vuole esserci a tutti i costi
"Il classe ’92 non vede il campo dal 1’ con la maglia granata dal 27 febbraio, giorno della sconfitta contro il Milan: poi, solo qualche apparizione a gara in corso, l’ultima nel derby contro la Juventus, quando l’ex orobico è rimasto in campo negli ultimi 15’ di gara. Un periodo dunque non facile per Zappacosta, accantonato da Ventura nell’ultimo mese in favore di Gaston Silva (contro la Juventus) e di un ritrovato Molinaro, in gol nell’ultimo match contro i nerazzurri di Mancini. Ed è proprio con l’esterno ex Parma che il numero 7 si gioca le sue carte: il ballottaggio su quella fascia è più che mai vivo, e Ventura scioglierà gli ultimi dubbi tra oggi e domenica. Zappacosta si sta allenando duramente per convincere il tecnico a regalargli questa chance, che per lui sarebbe doppiamente importante: l’Atalanta è infatti il club che lo ha cresciuto dai diciannove anni in sù, e dopo un peregrinare tra Lega Pro e Serie B, lo scorso anno proprio in maglia nerazzurra l’orobico ha sorpreso addetti ai lavori e non solo, ritagliandosi grandissimi spazi nella sua prima stagione in Serie A.
"Un tuffo nel passato, una sfida contro i propri ex colori che potrebbe fungere da ulteriore stimolo per un giocatore che ha prima di tutto bisogno di giocare e stare senza pensieri: Davide Zappacosta vuole a tutti i costi mostrare il suo valore ai vecchi compagni in nerazzurro. La palla passa a Ventura: il tecnico sa bene il valore e la condizione degli effettivi disponibili in roster, e valuterà la scelta migliore. Il classe ’92, dalla sua, non può far altro che cercare di mettere i difficoltà il proprio tecnico, cosa che per altro è assolutamente nel suo potenziale.
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