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Toro, a Verona due obiettivi: vendicare l’andata e dimostrarsi squadra matura

Verso il match / Il prossimo avversario dei granata ha già portato via due punti preziosi a ottobre, in una partita stranissima, ma viene da un periodo molto negativo

Marco Notaro

Archiviata la delusione post Derby della Mole, il Torino tornerà ad allenarsi oggi al Filadelfia per cominciare la preparazione in vista dell'importantissimo match di domenica pomeriggio contro l'Hellas Verona. I veneti hanno già dimostrato di saper far male in questa stagione ai granata, segnando due gol e pareggiando la discussa partita dell'andata allo Stadio Olimpico Grande Torino dopo che Belotti e compagni si erano portati sul 2-0. Fu un pomeriggio da psicodramma per il Torino, che si fece rimontare due gol nei minuti finali e perse il Gallo per infortunio.

"COME ARRIVA IL VERONA - Gli scaligeri arrivano da un periodo nerissimo con soli soli 7 punti conquistati nelle ultime 10 partite. Ieri, l'ultima sconfitta per 2-0 a Roma, contro la Lazio guidata da un grande Ciro Immobile. L'Hellas Verona ha la seconda peggior difesa del campionato con ben 50 gol subiti e uno dei peggiori attacchi con soli 22 gol fatti, nonostante la buona stagione disputata dal suo attaccante principe, scuola Juve, Moise Kean che aveva segnato proprio all'andata contro il Torino il suo primo gol stagionale. Pazzini, invece, è stato ceduto nella sessione invernale di calciomercato e si è trasferito in Spagna al Levante. Sono stati ben 5 i rinforzi invernali del Verona: l'inglese Aarons dal Newcastle, il brasiliano Matos dall'Udinese, la punta Bruno Petkovic e infine i due centrali di difesa Boldor Vukovic. I risultati che non arrivano hanno messo in bilico più volte la panchina di Pecchia che, però, continua ad avere la fiducia da parte della società, nonostante i tifosi non siano stati per diverse volte nella stagione dello stesso avviso.

SPARTIACQUE NEGATIVO - La gara dell'andata fu uno degli spartiacque negativi della stagione granata. Dopo qualche occasione per il Verona, il Toro si portò in vantaggio con Iago Falque servito splendidamente da Ansaldi al termine di una bellissima azione. Poco dopo, arrivò il 2-0 con il primo gol stagionale di Niang con la maglia granata, dopo un paio di dribbling in area sui difensori scaligeri. Nel secondo tempo la squadra, allora guidata da Mihajlovic, dominò la partita senza però riuscire a chiudere la gara. La seconda frazione di gioco di quella gara è un ricordo negativo anche e soprattutto a causa del primo infortunio al ginocchio di Belotti. Il Gallo dovette lasciare il campo, Mihajlovic aveva terminato i cambi e il Verona riuscì a rientrare in partita grazie al gol di Kean, in offside, ma convalidato lo stesso dalla VAR. Poco dopo una follia di Molinaro, che intercettò un cross di Cerci con la mano, regalò un calcio di rigore alla squadra di Pecchia. Al 92esimo minuto, Pazzini portò il risultato sul 2-2, in una delle partite più strane del campionato granata. Domenica, dopo più di quattro mesi, i granata cercheranno di riscattare quel risultato. Non solo: il Toro dovrà dimostrare di essere squadra da Europa dal punto di vista mentale, reagendo al meglio dopo la sconfitta nel derby. A Verona, dunque, un doppio obiettivo: vendicare la partita dell'andata e rilanciarsi per la corsa al sesto e settimo posto, mettendosi alle spalle il derby perso con una vittoria.