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Toro, è l’ora del 194° derby!

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L'editoriale di Gino Strippoli / Granata pronti a sfidare a viso aperto i bianconeri
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

È l'ora del derby. È l'ora per il Toro di incornare quella signora zebrata definitivamente e vendicare la mancata vittoria dello scorso anno, quando Higuain trovò il pareggio al 922, grazie anche all'ingenuità granata nella gestione della palla in quel fraseggio a partita praticamente finita.

Oggi il Toro si presenta allo Juventus Stadium con una formazione più forte qualitativamente e sicuramente più esperta, capace di fare 11 punti in 5 partite, un record per i granata da quando si conquistano i tre punti per vittoria. Ma quello che è cambiato nei ragazzi di Mihajlovic è la mentalità vincente e mai doma che stanno acquisendo da un anno a questa parte, grazie all'allenatore granata. Ragazzi che vogliono sfatare  immediatamente l’imbattibilità bianconera nei derby  in quel di Venaria ed entrare nella storia. Già, perché da sempre il derby della Mole è storia del calcio italiano, persino più di quello di Milano (magari più acclamato), di Roma (più seguito) e di Genova. Basti pensare che sui libri di storia calcistica c'è un bel paragrafo che narra come la prima diretta radiofonica nazionale dall’EIAR, con la voce di Nicolò Carosio, che dava vita alle azioni di gioco attraverso l’etere, fu per il 29° derby del 15 maggio 1932, nell'allora Stadio di corso Marsiglia. Una sfida che ha sempre rappresentato - sin dai suoi inizi - la contrapposizione di due classi sociali opposte.

Il tempo passa, ma la sfida tra Torino e Juventus è eterna ed è la partita con la P maiuscola, quella che rappresenta ancora il baluardo del calcio anche in era moderna, almeno per i tifosi. Forse sarà poco sentito tra i calciatori per ovvie ragioni, prime fra tutte per il via vai ogni anno di giocatori e quindi per il mancato sentore di un appartenenza alla maglia e alla storia, ma è anche vero che i tifosi granata sono sempre pronti a infondere il DNA granata e a far sentire ai giocatori l'importanza di questa sfida.

Tutto ciò preambolo di questa sera, quando scenderanno in campo le due squadre  che hanno due attacchi davvero micidiali: se da una parte ci saranno Higuain, Dybala, Quadrado e Mandzukic il Toro può rispondere senza alcuna inferiorità con Belotti, Ljajic, Falque e Niang. Due squadre che in 5 partite hanno complessivamente realizzato 24 gol subendone 8. Lo spettacolo dovrebbe essere assicurato.

Se fin qui Niang ha convinto poco questa potrebbe essere la sua giornata, quella del suo rilancio. Il ragazzo sta ancora cercando di trovare la condizione giusta per esprimere il suo potenziale, che è enorme. Da lui compagni, allenatore e tifosi si aspettano grandi cose e sicuramente le farà vedere già questa sera. Piuttosto, se il Toro riuscirà a conquistare il centrocampo e a non farsi schiacciare troppo potremmo assistere ad una Juventus in difficoltà in fase difensiva. Anche se la squadra allenata da Allegri ha subito solo 3 gol dietro è stata sempre balbettante e incerta, e se ha subito poche reti è stato per lo più per colpevolezza degli attaccanti che si è trovata di fronte - che non hanno saputo inquadrare la porta - che per bravura dei suoi difensori.

Detto per inciso, il Toro con il suo potenziale in attacco può far male alla Juventus, a patto che sappia mantenere gli equilibri tra i reparti, aiutandosi l'uno verso l’altro, evitando errori come nel caso del pareggio di Quagliarella con la Sampdoria o eliminando quelle disattenzioni a centrocampo come contro l'Udinese, quando all'ultimo minuto Berenguer ha sciaguratamente perso palla innescando il contropiede friulano che non si è concretizzato in rete e in beffa solo per il salvataggio di Ansaldi.

Ci sarà sicuramente gran lavoro per la difesa granata e per i due centrali Moretti e N'Koulou ma non è detto che non possa addirittura esordire (si fa per dire) un veterano come Burdisso, che conosce molto bene Higuain. Sarebbe una sorpresa ma potrebbe starci. Inutile dire che tutti saranno sottoposti a gran lavoro con Molinaro e De Silvestri che dovranno cercare di non farsi sorprendere sulle fasce dai rispettivi avversari. Rincon su Dybala? Potrebbe anche essere una mossa azzeccata far mordere le caviglie dell’argentino dal venezuelano,  così da smorzare sin dai primi minuti ogni tipo di fantasia bianconera. Oggi l’almanacco del derby recita che la Juventus ha vinto  in campionato 82 volte contro le 56 del Toro. Bisogna iniziare a invertire la tendenza negativa. Toro, ora vai a vincere con l'orgoglio della tua storia, ma anche con la tecnica e l’impeto dei tuoi giocatori.