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Toro: le quattro fatiche di Miha. Ecco i problemi che vanno risolti

Focus on / I problemi che il tecnico non riesce a risolvere ci sono da inizio campionato e sono evidenti: le prestazioni fuori casa, le palle inattive, il calo nei secondi tempi e la Belotti-dipendenza

Nicolò Muggianu

Da inizio campionato il Torino ha dimostrato tutti i suoi limiti nei calci da fermo: sia offensivamente che difensivamente. Dal punto di vista delle reti subite i granata vivono un problema irrisolto ogni qual volta in area spiove un pallone alto, non solo da palla ferma ma in generale anche su cross dalle fasce, con i ricordi che vanno dal gol di Masiello contro l'Atalanta al calcio d'angolo segnato a Genova da Barreto. Proprio a Bologna, la prima rete di Dzemaili è nata da un cross di Di Francesco, che ha trovato un'intelligente sponda di Krejci per il mediano svizzero. 14 reti, sulle 31 subite, sono arrivate in seguito a palloni alti spiovuti all'interno dell'area di rigore granata e causati quindi più da errori in marcatura che dalla bravura degli avversari. Per quanto riguarda la fase offensiva poi, l'unica volta che i granata hanno portato a casa punti grazie a un calcio d'angolo o una punizione, risale alla partita del 22 dicembre scorso contro il Genoa che ha visto il solito Belotti decidere il match su una punizione pennellata da Ljajic. Anche a Napoli, Rossettini aveva segnato in seguito a una palla inattiva (e soprattutto grazie a un errore di Reina), ma il gol era risultato inutile. Da lì in poi tante occasioni, tanti nuovi schemi ma nessuno capace di offendere l'avversario.

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