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Vittorio Pusceddu: “Toro, che sfortuna quel rigore di Dorigo!”

Esclusiva TN, il doppio ex di Verona - Torino: "Con Bagnoli, in Veneto, una retrocessione combattuta, prima dell'immediata promozione con Mister Fascetti"

Roberto Maccario

Il doppio ex di questo Verona – Torino è Vittorio Pusceddu, terzino sinistro granata nella stagione 1985/'86 e nel campionato di serie B 1997/'98 e oggi tecnico della Primavera del Cagliari. Per lui, specialista nei calci di punizione, anche un'esperienza con la maglia dell'Hellas Verona, in cui ha militato dal 1989 al 1991 (61 presenze e 7 gol).

"Vittorio Pusceddu, cosa racconta della sua esperienza a Torino?Il primo anno, quando arrivai dal Cagliari, dove avevo fatto molto bene, giocai poco, con Mister Radice che mi preferiva altri elementi. Riuscii comunque a segnare due gol, uno contro l'Avellino e l'altro contro l'Inter, e fu tutto sommato un'esperienza positiva. Torino è una piazza importante, con dei tifosi eccezionali, e mi sono trovato molto bene.

"La stagione di Souness e Reja invece?Anche quella stagione fu positiva, anche se sfortunata. Con Reja in panchina facemmo molto bene, ma nel finale ci facemmo recuperare dal Perugia, che era quattro o cinque lunghezze dietro di noi. La promozione in A sfumò davvero per un soffio, in quel famoso spareggio di Reggio Emilia. Andammo ai rigori e il Perugia li segnò tutti e cinque, mentre da noi sbagliò Dorigo, che pure calciò un penalty perfetto: pallone da una parte, portiere dall'altra, ma fu il palo a dire di no.

"A Verona una retrocessione e una promozione, vero?Sì, a Verona fu una bella avventura. Il primo anno purtroppo retrocedemmo, con Bagnoli in panchina. Tuttavia ci sono diverse attenuanti: la squadra era completamente nuova, 18 giocatori su 18 tra cui anche un altro ex granata come me, Tullio Gritti, di ritorno in Veneto, e poi eravamo costretti ad allenarci sempre su un campo diverso. Riuscimmo comunque a toglierci delle belle soddisfazioni, come la vittoria per 2-1 sul Milan in una delle ultime giornate. Purtroppo perdemmo per 1-0 uno scontro decisivo con il Cesena, con gol del Condor Agostini, e retrocedemmo, ma possiamo dire di aver lottato fino alla fine. Ad agosto poi la società costruì subito una squadra competitiva per risalire e, con Fascetti in panchina, centrammo l'obiettivo. In generale, nella mia carriera, rifarei tutte le esperienze che ho vissuto, perché anche quando le cose vanno male impari sempre qualcosa.

"Sabato invece che Verona – Torino dobbiamo aspettarci ?Il Toro sta facendo molto bene, con tre vittorie consecutive, mentre l'Hellas ha qualche problemino, con Toni che non segna più come lo scorso anno. Tuttavia i veneti restano una compagine ostica e di valore, per cui i granata dovranno stare attenti. Mi aspetto una bella partita, agguerrita, anche perché è ancora presto per fare bilanci e nessuno è completamente fuori dalla zona retrocessione: con i tre punti si fa presto a salire come a scendere.