Nei giorni scorsi il tecnico del Verona Andrea Mandorlini è finito al centro delle polemiche per un coro intonato contro la Salernitana durante la presentazione della squadra veneta. “Italiano terrone che amo” le parole della canzone in questione, che hanno scatenato un vero e proprio putiferio e portato il presidente della lega di serie B Andrea Abodi ad inviare una lettera alla società gialloblù. “Non posso non segnalarLe il dispiacere personale e della Lega nell'ascoltare il breve discorso di Andrea Mandorlini in occasione della presentazione della squadra ai tifosi e alla città.
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Abodi duro con Mandorlini
Le parole di un allenatore, per il valore e il significato che intendiamo assegnare al ruolo, rappresentano un formidabile strumento di trasmissione di messaggi che non possono essere quelli inviati da Mandorlini – si può leggere nella lettera - che sono censurabili perché mancano gravemente di rispetto alla città di Salerno e alla sua gente, ma anche perché mancano di rispetto a una squadra e a una tifoseria che ha perso sul campo una partita importante, dovendo poi subire una sconfitta ancor più dolorosa con la non iscrizione. Mi auguro che in futuro, un tecnico preparato come il Vostro sappia trovare spunti davvero goliardici, che strappino un sorriso del quale c'è sempre bisogno, ottenendo comunque applausi e consenso dai suoi tifosi, ma senza mancare di rispetto al prossimo e, di conseguenza, a se stesso”.
Nella giornata di ieri, per provare a smorzare i toni, Mandorlini si è fatto fotografare insieme ai giocatori meridionali e agli stranieri del Verona dietro ad uno striscione recitante “Benvenuti al nord”.
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