Alla fine la vicenda si è conclusa come molti temevano e come alcuni speravano: Roma non ospiterà il GP di Formula1. La comunicazione, arrivata oggi nella capitale, è firmata niente meno che dal gran capo della FIA, l’inossidabile Bernie Ecclestone. Le ragioni che hanno portato a questa scelta, per alcuni abbastanza scontata (il presidente della Ferrari Montezemolo ne aveva previsto l’infausto esito circa un mese fa), sono molteplici, ma fondamentalmente di natura economica. Il Circus della Formula1 sta vivendo un momento di grandi ristrettezze economiche, in cui molti dei Gran Premi organizzati (tra cui Istanbul, Valencia e Shanghai tra le altre) rendono agli organizzatori molto meno di quanto vi venga investito, creando un passivo inaccettabile. Gli alti vertici hanno quindi deciso di puntare sui Gran Premi classici, quelli con più storia alle spalle, piuttosto che lanciarsi in nuove avventure. E in Italia c’è già il Gran Premio di Monza, che in quanto a storia è secondo a pochi altri al mondo. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha preso visione della decisione della FIA e ha definitivamente rinunciato all’organizzazione del Gran Premio di Roma. Lanciando però un’altra sfida all’Italia e al mondo: il primo cittadino della capitale ha infatti espresso la volontà che sia Roma ad ospitare i giochi Olimpici del 2020 e ha incassato i complimenti del presidente della Lombardia Formigoni che, oltre ad elogiare Alemanno per aver rinunciato al GP, si è detto disponibile ad aiutare i capitolini in qualsiasi modo nell’organizzazione delle Olimpiadi.
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Alemanno rinucia al GP di Roma
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