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La scorsa stagione a Firenze l'accoglienza riservata alla Juventus e, soprattutto, al Tecnico Antonio Conte, fu pacifica e goliardica: il tecnico leccese sedeva comodamente in panchina e, nonostante i fischi e gli innumerevoli striscioni di sfottò, era al riparo da qualsiasi disturbo concreto. Per quanto riguarda la partita di questa sera, invece, il "nomade delle tribune", come viene ormai non troppo affettuosamente soprannominato il tecnico bianconero, non potendo più sedere, causa squalifica, nell'area tecnica, sta creando qualche grattacapo di ordine pubblico alle autorità fiorentine.RISCHI ANCHE IN TRIBUNA - Difficile infatti immaginare un Antonio Conte sportivamente indisturbato persino in tribuna d'onore, considerato il calore del tifo viola, storicamente gemellato a quello granata: inutile nascondere la testa sotto la sabbia, lo Stadio Artemio Franchi non è situato in Inghilterra, il fair play della terra d'Albione è ancora un miraggio da queste parti (e non è neanche detto che ciò sia necessariamente un male), dunque alcune questioni di cuore, volenti o nolenti, non riescono ad essere messe da parte.L'ACCOGLIENZA "CALOROSA" - Se il vice allenatore Carrera in settimana aveva auspicato una calorosa accoglienza per lo squalificato Antonio Conte allo stadio dei Viola, rendendosi involontariamente comico, la risposta dei tifosi fiorentini non si è fatta attendere, e molti hanno invitato ironicamente il Mister bianconero a posizionarsi addirittura in Curva Fiesole, la storica curva della tifoseria più calda, un po' l'equivalente della nostra Maratona. Chiaramente, le autorità non sono cieche, e nemmeno Antonio Conte, per quanto spesso e volentieri un po' arrogante e spaccone, vuole correre rischi inutili.NEL BOX DELLA TV - Da qui la decisione dello staff bianconero di posizionare il Tecnico nel box tv riservato a Juve Channel, insieme agli operatori della televisione di famiglia, al riparo da interferenze con la tifoseria fiorentina. Il tutto circondato da un imponente schieramento di forze giustificato, oltre che dalla storica ed accesa rivalità, anche dal recente "sgarbo" riguardante Berbatov e dal continuo battibecco fra il patron della Viola Della Valle ed i vertici della Fiat, gli Elkann, Andrea Agnelli e Sergio Marchionne. Tutta questa situazione fra l'altro non può che spingere a riflettere sull'effettiva utilità di una "squalifica" di questo genere, con un Tecnico che, seppur non seduto in panca, può comunicare e trasmettere le proprie scelte a chi formalmente lo sostituisce.SUL CAMPO SFIDA OSTICA - Inutile dire che, così facendo, i "gemelli" viola non potranno godere da vicino della chioma fluente del tecnico bianconero, ma questo non sarà comunque al riparo da cori e sfottò che gli verranno riservati. Sul campo, invece, la sfida che attende la Fiorentina è difficilissima, la Juventus imbattuta da 43 partite consecutive si presenta a Firenze con una corazzata difficilissima da battere, non resta che sperare nella serata di grazia della formazione di Montella e... magari in una sfida senza rigori.
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