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Anche Barreca come Cerci & co.: la maledizione di chi lascia Torino

Alberto Giulini Vicedirettore 
Approfondimento / Anche il terzino sta vivendo un periodo di difficoltà dopo aver lasciato i granata

C'è chi l'ha ironicamente definita la "maledizione del Cairo", chi ha provato ad appellarsi ad una eccessiva fretta di voler compiere un passo più lungo della gamba e chi invece non è riuscito a darsi una spiegazione. Insomma, negli ultimi anni c'è stata una costante: chi ha lasciato il Torino per cercare fortuna altrove ha spesso incontrato enormi difficoltà.

BARRECA A MONACO - E così sta succedendo ad Antonio Barreca, che in estate si è trasferito al Monaco in uno scambio alla pari che ha portato in granata Soualiho Meité. Dopo un avvio di stagione incoraggiante dal punto di vista meramente individuale, il terzino scuola Toro si sta ora trovando ad affrontare un periodo difficile. In campionato ha raccolto solamente sette presenze in sedici giornate, accomodandosi in tribuna addirittura sette volte. Il tutto va ad aggiungersi alla difficile situazione in cui versa il club del Principato, ormai eliminato dalla Champions League e diciottesimo in campionato.

EL KADDOURI E CERCI - Ma quello del classe '95 non è un caso isolato, anzi. Chiedere ad Alessio Cerci, ad esempio, che nell'estate del 2014 ha ottenuto di essere ceduto all'Atletico Madrid, dando così inizio ad una parabola discendente che lo ha portato, all'età di trentuno anni, a giocare in Turchia nell'Ankaragucu. Discorso simile per Omar El Kaddouri, che nell'estate del 2015 chiese inspiegabilmente di non essere riscattato. "Si sentiva imbrigliato dai dettami tattici di Ventura" spiegò poi Petrachi, ma anche per il Marocchino le cose non sono andate affatto meglio. Dopo un anno e mezzo di panchine a Napoli, sono arrivati i trasferimenti prima all'Empoli e poi al PAOK in Grecia, con il giocatore che anche in questo casa ha dato l'idea di aver gettato al vento le proprie potenzialità.

DARMIAN E IMMOBILE - Discorsi simili ma leggermente diversi per Matteo Darmian e Ciro Immobile, in attesa di vedere come evolverà la carriera di Zappacosta. Il primo, dopo aver disputato una buona stagione con la maglia del Manchester United, ha successivamente iniziato a collezionare panchine. In questa stagione, su ventuno gare giocate dai Red Devils, l'ex granata è sceso in campo solamente in tre occasioni. Un magro bottino, insomma, per quello che in granata era un importante protagonista ed ora si deve accontentare di guardare i compagni da bordocampo. Più fortunato Ciro Immobile, che dopo aver fallito a Dortmund ed a Siviglia, passato nuovamente da Torino, ha trovato fortuna alla Lazio. In biancoceleste è protagonista, ma ha lasciato due volte Torino con ben altre ambizioni rispetto a quelle del club della capitale...