Non è solo il calcio nostrano a vivere anni tribolati. Basta spostarsi un po' più in su, a Zurigo, in Svizzera, per scoprire che il capo mondiale del calcio, Joseph Blatter, potrebbe aver taciuto riguardo certe mazzette di cui era a conoscenza. La vicenda ha avuto inizio qualche giorno fa, quando la Commissione Etica aveva aperto un procedimento nei confronti Mohamed Bin Hammam, presidente della Confedercalcio asiatica. Le accuse parlano di un incontro tra Hammam e Jack Warner, vicepresidente Fifa e numero uno della Confederazione di nord-centro America e Caraibi, dove si sarebbe parlato delle imminenti elezioni di giugno per la presidenza Fifa. Nell'occasione, non solo votazioni e politica, ma anche qualche pressione, che la Commissione Etica ha etichettato come "possibile corruzione''.
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Aperta inchiesta su Joseph Blatter
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Hammam ha prontamente respinto le accuse, sostenendo come il tutto sia stato organizzato proprio da Blatter, diretto concorrente di queste famigerate elezioni. In seguito, il candidato qatariota ha chiesto di estendere l'indagine della Commissione allo stesso Blatter, accusato di essere a conoscenza di possibili tangenti versate a membri di delegazioni partecipanti, il 10 e 11 maggio scorso, durante una riunione della Confederazione dei Caraibi. Secondo Blatter, intercettato in merito a questa faccenda saranno ''I fatti parleranno da soli. Adesso non posso commentare il procedimento avviato nei miei confronti''.
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