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E' stato arrestato un tifoso granata, in seguito agli scontri avvenuti nel pre-partita di Novara-Torino, lo scorso 14 febbraio. Secondo l'accusa, l'acceso tifoso, aveva guidato una 70ina di ultras nell'azione di sfondamento del cordone di polizia, per entrare nel settore ospiti senza biglietti. Oltre a lui, sono stati fermati altri due tifosi. Per loro, gli agenti della Digos di Novara e Torino hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Novara che ha anche sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia giudiziaria.
Al termine degli incidenti, la polizia aveva sequestrato ai tifosi un manganello telescopico e gli abiti che avevano addosso, poi confrontati con quelli registrati dalla Polizia Scientifica e dall'impianto di sorveglianza dello stadio. Un tifoso granata era stato arrestato in flagranza differita e altri dodici denunciati in stato di libertà. I reati contestati ai tifosi, sono quelli di concorso in istigazione a delinquere, violenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale, uso di oggetti atti ad offendere, scavalcamento in occasione di manifestazioni sportive, violenza nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, danneggiamento, travisamento in luogo pubblico. Per tutti questi sarà vietato l'accesso allo stadio per i prossimi tre o cinque anni.
Nel condannare sempre e comunque ogni forma di violenza, non possiamo non ricordare le polemiche che seguirono le valutazioni degli organi decisionali in merito ai provvedimenti pre-partita, dalla chiusura del settore ospiti all'atteggiamento generale tenuto nei confronti della tifoseria del Torino.
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