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Assegni, avvocati e combine ‘in nome dell’amore’

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Settimana di fuoco quella che comincerà domani presso la Procura di Cremona. Saranno infatti interrogate le 8 persone ai domiciliari per l’inchiesta Last Bet.Ieri, durante la prima giornata di interrogatori, è apparsa...
Redazione Toro News

Settimana di fuoco quella che comincerà domani presso la Procura di Cremona. Saranno infatti interrogate le 8 persone ai domiciliari per l’inchiesta Last Bet.

Ieri, durante la prima giornata di interrogatori, è apparsa traballante la situazione dell’Atalanta, . Il club bergamasco è prontamente intervenuto annunciando dal suo sito ufficiale di aver affidato agli avvocati Jean-Louis Dupont, Luigi Chiappero dello Studio Chiusano e Gian Pietro Bianchi dello Studio Morelli ''l'incarico di assistere e tutelare le proprie ragioni, i propri interessi e la propria immagine in ogni più opportuna sede''. I tifosi neroblu non dormono sonni tranquilli in questi giorni.

Nel corso della perquisizione presso lo studio di Bologna del commercialista Giannone la Squadra mobile ha trovato circa 450 mila euro in assegni e altri titoli. Era infatti in quello studio che si tenevano le riunioni del gruppo del “Bolognesi", di cui faceva parte anche Signori. Elementi per circa mezzo milione di euro dunque, di fatto nient’altro che garanzie rilasciate dai giocatori Paoloni e Bellavista, oltre che di Erodiani, titolare per interposta persona di agenzie di scommesse. In pratica se non si fossero verificati i risultati pattuiti con i 3, i bolognesi si sarebbero rifatti con quei titoli dalle somme perse con le scommesse.

Intanto le difese cominciano ad arrampicarsi su tesi poco solide. Giorgio Buffone, ds del Ravenna, si giustifica affermando avrebbe agito solo ''per amore'' della proprio squadra: ''Pensate - hanno spiegato i legali - che si tratta di 'combine' che non sono mai riuscite''. I commenti sono superflui.

Il caso sta però travalicando i confini nazionali. La Fifa sta infatti investigando sulla vittoria per 4-1 della Nigeria sull'Argentina dopo che alcune puntate hanno dato l'impressione che si potesse trattare di una partita combinata. Il massimo organo mondiale ha detto che il match di mercoledì ''è uno di quelli sul quale abbiamo un interesse ad investigare''. L'arbitro, Ibrahim Chaibou del Niger, ha concesso due rigori, uno dei quali all'Argentina dopo ben otto minuti di recupero.