altre news

Azionariato popolare? La UEFA approva

Azionariato popolare? La UEFA approva - immagine 1
L’azionariato popolare, si sa, è una delle strade battute da molti tifosi granata. Per quanto innovativo possa sembrare questo modello, non è di certo un’idea nata poco tempo fa. Ci sono altre realtà europee che...
Edoardo Blandino

L’azionariato popolare, si sa, è una delle strade battute da molti tifosi granata. Per quanto innovativo possa sembrare questo modello, non è di certo un’idea nata poco tempo fa. Ci sono altre realtà europee che già seguono questi esempi. In Spagna già grandi club come Real Madrid o Barcellona hanno intrapreso questo percorso. Non è però l’unico Paese che si sta muovendo in quella direzione. È recente infatti la notizia che il governo inglese abbia proposto di riservare ai fan una quota del bilancio dei club (fino al 25%). La Premiere Legue appare tuttavia scettica, ritenendola una riforma destinata al fallimento.

Michel Platini da quando è alla presidenza si sta battendo per tentare di colmare il gap tra le grandi potenze e i piccoli club, ma fino ad oggi non ha avuto molto successo. In ogni caso pare che presto possa essere ratificato il primo regolamento del cosiddetto “Fair play finanziario”, una sorta di legislazione che obblighi i club a chiudere con il bilancio almeno in pareggio ogni biennio. Tuttavia il documento deve essere ancora rivisto, ma in questa ottica si inserisce la possibilità di destinare parte dei ricavi ai supporter.

La UEFA, tramite il suo numero uno francese, si è espressa favorevolmente su questa opportunità: «Personalmente penso che sia un grande progetto – riferisce il quotidiano britannico Guardian –. Mi piace l’idea che i tifosi investano nel proprio club perché in un certo senso ne difendono l’identità. Ci sono squadre oggigiorno in cui il presidente, l’allenatore o i giocatori non appartengono a quella nazione. L’unica identità rimasta è rappresentata dai tifosi».

 

(Foto: Guardian.co.uk)