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Altra giornata niente male sul fronte calcioscommesse. L'inchiesta, partita da Cremona, si arricchisce di nuovi particolari, di giorno in giorno. Le dichiarazioni di Andrea Masiello, il 'pentito', ex Bari, quest'anno all'Atalanta, interrogato in gran segreto, avevano portato all'arresto dell'infermiere barese Angelo Iacovelli. Il quale ha fornito una versione dei fatti diversa rispetto a quella del suo accusatore. E da quello che si evince dalle dichiarazioni del gip di Cremona, Salvini, e dal fatto che l'infermiere sia stato scarcerato oggi (era finito in manette insieme a Mario Cassano), la procura di Cremona non ha affatto dato per buone le dichiarazioni di Andrea Masiello. Al contrario, secondo il gip Salvini, una “consistente parte della squadra del Bari aveva sistematici rapporti” con il gruppo degli zingari. Questo quanto scritto da Salvini in occasione proprio della scarcerazione di Iacovelli. Le indagini non si fermeranno qui, e Iacovelli sarà nuovamente ascoltato dagli inquirenti. L'infermiere barese rifiuta di essere etichettato come corruttore come lo descrive Masiello e dichiara inoltre che non era lui ad individuare le gare da taroccare e giocatori da corrompere, ma l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista. Ha ammesso di aver dato 70 mila euro proveniente dal gruppo di scommettitori degli Zingari per Palermo-Bari a Masiello. Denaro che Masiello dice di aver restituito dopo la partita che lui e i colleghi avevano giocato correttamente.Se dopo le dichiarazioni di Andrea Masiello sembrava che la posizione di Alessandro Parisi non fosse così grave (si era parlato del reato di omessa denuncia), quanto dichiarato da Iacovelli potrebbe riaprire tutto.
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