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Beppe Viola, un milanese a Torino

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 E’ la settimana dei ricordi e delle commemorazioni, questa. Dopo quella di Gigi Meroni, che ha stretto attorno a sé granata del passato e del presente, oggi è quella di Beppe Viola. Milanesissimo, ancorché con...
Federico Danesi

 

E’ la settimana dei ricordi e delle commemorazioni, questa. Dopo quella di Gigi Meroni, che ha stretto attorno a sé granata del passato e del presente, oggi è quella di Beppe Viola. Milanesissimo, ancorché con famiglia originaria della Campania, ma profondamente legato anche a Torino, con una stima e un affetto che hanno perdurato nel tempo.Giornalista Rai, e non solo. Scrittore, e non solo. Autore di teatro e cabaret, e non solo. Quelli che… prima canzone scritta con Enzo Jannacci e poi libro di successo (postumo) era in entrambe le versioni un piccolo capolavoro ma come spesso succede è stato capito troppo tardi. E soprattutto sono trent’anni che manca alla sua famiglia e a quanti lo hanno ammirato per una leggerezza e un’ironia rarissime.A Torino invece lo avevano capito, anche nel mondo dei dilettanti, ché è dal 1984 che a Mirafiori Nord esiste il Beppe Viola Autopitagora, oggi Atletico Torino. Allora come ora giocava sui campi di via Palatucci, sterrati che negli anni si sono trasformati in un sintetico di ultima generazione, tanto che anche il Settore Giovanile del Toro, soprattutto con la sua Scuola Calcio e i Pulcini, per merito di Silvano Benedetti, spesso hanno giocato qui le loro partite. E poi c’è il Torneo di Arco che porta il suo nome. Il Toro con i suoi Allievi lo ha vinto nel 1993 e ci è arrivato vicino un anno fa perdendo la finale. Era un genio, Beppe Viola. A Torino l’hanno capito.Federico Danesi

 

(foto La Repubblica)