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Cosa sapevamo della Costa Rica fino a novanta minuti fa? Poco o nulla, se non qualche nozione letta distrattamente su Wikipedia: un paese del centro America, bagnato da due oceani, si vantano di vivere nella nazione che ha il tasso medio di felicità più alto del mondo e che con 20 milioni (di lire) si poteva comprare una bar sulla spiaggia. La Costa Rica (senza discussione su che articolo usare, queste piccolezze le lasciamo volentieri all'Accademia della Crusca) abbiamo scoperto non essere solo sole, mare, un sacco di palme come diceva Giovanni, preso dalla sconforto, in una scenda di Tre uomini e una gamba. A Recife succede l'impronosticabile: l'Italia perde 1-0 contro il Costa Rica. La delusione è tanta; ma più che delusione si dovrebbe parlare di stupore, perché ci si aspettava davvero molto di più da una squadra che aveva offerto una prestazione solida e convincente contro l'Inghilterra.
Il Costa Rica (usiamo IL per la squadra, LA per il paese, ok?) arriva all'Arena Pernambuco forte di un successo netto e meritato contro l'Uruguay. Volano sulle ali dell'entusiasmo e su quelle di Joel Campbell, che al debutto si era presentato con un gol e un assist. Mica male. Il giocatore di proprietà dell'Arsenal si rivelerà vera spina nel fianco di Abate, che raramente si fa trovare puntuale al momento di scambiare con Candreva. Jorge Luis Pinto, colombiano, risponde al 4-3-2-1 di Prandelli con un 5-3-2 che si trasforma in un 3-5-2 in fase di spinta. Sapevamo che sarebbe stato difficile ma certamente non ci aspettavamo una sconfitta così di misura. Surclassati sul piano del gioco e su quello atletico, che a Manaus era stato il nostro punto di forza. Questa volta, a uscire sulle ginocchia, sono gli italiani. Non possiamo giocare sulle fasce, siamo bloccati. La nostra unica speranza è Andrea Pirlo, che ha nella testa le idee per fare male. Contro la difesa rocciosa come quella del Costa Rica che tende ad alzare il baricentro, l'unica soluzione per arrivare di fronte a Navas (miglior portiere della Liga, mica il primo che passa) sono i lanci lunghi a superare i difensori. E allora si prova così, e nel giro di tre minuti Balotelli ha la chance per passare in vantaggio ma prima azzarda un pallonetto, e poi calcia da lontano trovando le braccia del portiere del Levante. Al 43', Chiellini si lascia sfuggire Campbell, un suicidio. Lo rincorre, lo atterra ma l'arbitro Osses non fischia il rigore. Lo stadio, a maggioranza costaricense, è imbufalito. Poco dopo, però, avranno di che esultare: cross perfetto di Diaz per Ruiz. Colpo di testa, traversa e palla in rete. Nell'intervallo, Prandelli toglie Thiago Motta e mette Cassano. E nemmeno l'ingresso di Cerci e di Insigne riescono a cambiare l'inerzia della partita: gli Azzurri, spenti, lenti, nervosi e senza idee, si affidano ai lanci lunghi, totalmente in preda all'ansia. La Costa Rica amministra il vantaggio. E al 90', gode.
Quali scenari adesso per la nostra Nazionale? Beh, iniziamo dicendo che l'Inghilterra è fuori dai giochi. La Costa Rica, forte di sei punti, comanda il girone e prenota un posto agli ottavi. Come prima? Come seconda? Questo lo scopriremo martedì 24, quando l'Italia si giocherà il tutto per tutto contro l'Uruguay. Il passivo leggero ci da la sicurezza di due risultati su tre. Ma occorre cambiare, e in fretta: Suarez ha fame e contro la Celeste non sarà affatto facile.
DI SEGUITO IL TABELLINO DELLA PARTITA:
ITALIA-COSTA RICA 0-1
MARCATORI: 44' Ruiz
Italia (4-1-4-1): Buffon; Abate, Barzagli, Chiellini, Darmian; De Rossi; Candreva (57' Insigne), Pirlo, Motta (46' Cassano), Marchisio (69' Cerci); Balotelli. A disposizione: Sirigu, Perin, Bonucci, De Sciglio, Paletta, Aquilani, Parolo, Verratti, Immobile. Allenatore: Prandelli
Costa Rica (5-4-1): Navas, Gonzalez, Umana, Borges, Duarte, Bolanos, Campbell (74' Ureña), Ruiz (81' Brenes), Diaz, Gamboa, Tejeda (67' Cubero). A disposizione: Pemberton, Cambronero, Acosta, Francis, Miller, Myrie, Barrantes, Calvo, Granados. Allenatore: Pinto
Note - Ammoniti: Balotelli, Cubero
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