La battaglia legale tra Rcs/Cairo e Blackstone, cominciata nel 2018 e che pende sul presidente granata per un valore di 600 milioni di euro per la mancata cessione dell'immobile di via Solferino a Milano (dove ha la sede il Corriere della Sera) del fondo americano ad Allianz, ha avuto nei giorni scorsi un ultimo sviluppo. I legali del gruppo Rcs, il gruppo editoriale di proprietà del presidente del Torino, hanno infatti deposto la loro memoria difensiva presso il tribunale di New York, presso il quale Blackstone ha intentato causa. Secondo le ragioni del presidente granata, "Questa disputa tra parti italiane su proprietà italiane e riguardante un arbitrato all'esame della Corte d'appello italiana non dovrebbe essere esaminata a New York."
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Cairo-Blackstone, i legali RCS: “Causa farsesca: la giurisdizione è italiana”
La questione Cairo-Blackstone è tutt'altro che chiusa: Rcs e il presidente del Torino sostengono che la causa dovrebbe essere sospesa fino all'esito dell'appello
Il Presidente Cairo (che della questione aveva parlato in conferenza stampa a Torino), in subordine alla richiesta di rigettare la domanda del fondo americano, ha richiesto tramite i suoi legali ai giudici americani che la causa venga sospesa fino a che non si venga a conoscenza dell'esito dell'appello proposto da RCS al lodo arbitrale che Cairo aveva perso a maggio in primo grado.
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