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Cairo e La7, partita aperta

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La premessa doverosa è che Toro News è ma soprattutto rimarrà un sito dedicato al Toro e a quello che gli ruota attorno a 360°. Però quando c’è una trattativa economica importante che potenzialmente...
Federico Danesi

La premessa doverosa è che Toro News è ma soprattutto rimarrà un sito dedicato al Toro e a quello che gli ruota attorno a 360°. Però quando c’è una trattativa economica importante che potenzialmente coinvolge anche Urbano Cairo,  con centinaia di milioni in ballo, allora c’entra eccome anche il Toro soprattutto in prospettiva di futuri investimenti.LA7, PARTITA APERTA - Al centro c’è la vendita, certa, di tutto il pacchetto messo sul mercato da Telecom Italia Media, ossia La7 con le sue tre reti (ci sono anche La7d e la maggioranza di Mtv), oltre alle torri di TI Media Broadcasting e a tre multiplex. Ieri sera scadevano i termini per presentare le offerte non vincolanti che saranno discusse già giovedì prossimo nel Cda dell’azienda e il Gruppo Cairo sembra rimasto in corsa nonostante per ora il presidente non si sia sbilanciato pubblicamente. Risulta però da indiscrezioni che ieri abbia saltato la consueta riunione con lo staff della Cairo Communication settore Pubblicità, forse perché impegnato a definire l’offerta finale.CLESSIDRA CI PROVA - In pole al momento ci sarebbe il Fondo Clessidra che può godere di investimenti internazionali ma che non convince del tutto gli analisti. Tra copertura del debito, soldi da versare a Telecom e piano di investimenti per i prossimo triennio ballano almeno 400 milioni e la proposta del Fondo guidato da Claudio Sposito (ex di Pubblitalia come Cairo ma anche ex ad Fininvest) sarebbe di 450, ossia circa un terzo della somma complessiva dei suoi capitali. Difficile quindi che i suoi partner accettino un tale salto nel buio a meno che non intervengano altri investitori, soprattutto stranieri, al momento sconosciuti.CAIRO E LA PUBBLICITA' - Della partita quindi farebbero ancora parte diversi gruppi esteri del settore comunicazione come Discovery Channel, molto interessato a spostare sui tasti 7 e 8 del telecomando (non è affare da poco, soprattutto psicologicamente per gli utenti) i suoi canali a partire da Real Time, ma anche i tedeschi di Rtl e i francesi di Canal Plus oltre alla H3G che ha proprietà cinese. E poi c’è Cairo, che sostanzialmente sta alla finestra per garantirsi un futuro in fondo già scritto. Come riporta ‘La Repubblica’ c’è un contratto siglato con La7 che arriva sino al 2019, quindi formalmente ancora valido o comunque dalle penali pesanti. Ma come fanno notare gli esperti, è molto più favorevole alla sua azienda che a La7 visto che assicura minimi garantiti alti ma trattiene una quota ancora maggiore sulla parte variabile e quindi se la raccolta pubblicitaria salirà,la fetta per La7 sarà comunque minore.EDITORIA E TORO - Di per sé una buona notizia per il presidente, che nel suo settore viaggia forte come dimostra anche tutta la sua attività come editore. Per il momento sembra accantonata la volontà di un quotidiano politico (in passato aveva ingaggiato l’ex direttore di Tuttosport, Giancarlo Padovan, per uno sportivo…), ma sta per lanciare un nuovo settimanale generalista. Certo, i tifosi del Toro invece vorrebbero leggere di investimenti pesanti per la squadra, magari già dal prossimo gennaio. Ma al momento ci sono manovre diverse, nelle quali Bianchi e compagni sembrano l’ultimo dei pensieri.

 

Federico Danesi

(foto M.Dreosti)