La proposta arriva da un tifoso doc come Aldo Grasso dalle pagine odierne di ‘Tuttosport’ ma in fondo va a rafforzare quello che noi di ToroNews andiamo ripetendo da settimane. Visto che Urbano Cairo nelle prossime settimane avrà molto altro a cui pensare che non il Toro, preso come sarà dall’acquisto e soprattutto dal rinnovamento di La7, perché non cedere formalmente il bastone del comando granata ad una figura di riferimento importante?
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Cairo-La7, al Toro un presidente nuovo?
ZAC IN POLE - Grasso fa anche il nome di Renato Zaccarelli, persona che starebbe benissimo a tutti per il suo profondo amore verso il Toro e per la traccia indelebile che ha lasciato, ma altri ce ne potrebbero essere a cominciare da Paolino Pulici che pure da questa versione della società non è mai stato interpellato per nessun ruolo.
DELEGA DIFFICILE - Sarebbe una figura di riferimento profonda, un po’ come lo era il compianto Giacinto Facchetti nell’Inter morattiana e avrebbe anche una sua profonda logica. Ma resta il fatto che Cairo fino ad oggi in tutti i suoi affari si è messo in campo sempre in prima persona e soprattutto è uno che ama delegare poco se non nulla. Scelta corretta fino a quando va bene e sinora nel mondo degli affari, ancor più che in quello del pallone, si è sempre rivelata vincente. Nessuno però gli vieta almeno per una volta di cambiare idea anche se al momento non è in vista un passaggio di mano, anche soltanto per quella carica.
I SOLDI PER LA7 - Sullo sfondo però restano gli investimenti per il pacchetto La7 che al di là delle sterili polemiche di questi giorni infiammati dall’agone elettorale e che non sono certo destinate a smorzarsi dopo lunedì, comunque vada, saranno importanti. Non è tanto la cifra da investire per l’acquisto che sostanzialmente avverrà quasi a costa zero, come fosse uno dei suoi amati giocarti a parametro, quanto piuttosto quella che dovrà mettere sul piatto per far diventare quello effettivamente il terzo polo della tv italiana, ché altrimenti non c’è senso in questo affare.
POSSIBILI PARTNER - Ovviamente su questo si gioca anche il futuro del Toro. Perché intervistato dal ‘Corriere della Sera’ non più tardi di oggi il patron granata non chiude le porte ad un possibile ingresso di Diego Della Valle come suo partner futuro, con affari che dal campo delle comunicazioni potrebbero spostarsi anche a quelli calcistici visto che tra le due società almeno oggi i rapporti sono ottimi. Invece Berlusconi non è suo cliente, non lo è mai stato e non lo sarà soprattutto nel campo dell’editoria con molte delle riviste cairote che anzi gli fanno concorrenza. Un modo per dirottare Ogbonna da qualche altra parte? Forse, ma lo sapremo a giugno.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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