Cairo non ci sta più. Il patron granata ha sempre voluto smorzare i toni, perché è uomo di mondo e sa bene che non è facile arbitrare, soprattutto in Italia. Il suo credo è sempre stato quello di evitare il più possibile le polemiche e lasciare lavorare tutti. Ma c’è un limite. Ed è stato raggiunto dopo la partita vinta con il Napoli, quando il presidente ha saputo dei commenti di Di Vaio: il centravanti rossoblu si è maliziosamente stupido del risultato tra Napoli e Torino. Cairo questa volta ha sbottato: «Non vorrei più commentare le decisioni arbitrali, ma se Di Vaio chiama in causa la serietà del Napoli, io devo sottolineare che la rete segnata domenica dal centravanti era in evidente fuorigioco come dimostrano tutte le moviole a reti unificate. Chi ha visto la partita non può avere dubbi sulla legittimità di una vittoria che abbiamo conquistato con pieno merito. Abbiamo dovuto recuperare lo svantaggio, abbiamo segnato grazie a due prodezze di Bianchi e Rosina e per finire Sereni ha conservato la vittoria con parate importanti». Una dichiarazione comprensibilissima, soprattutto considerati i numerosi torti ai danni dei granata in questa stagione. Cairo ha poi voluto sottolineare ancora una volta lo splendido rapporto che c’è tra lui e Rosina: «Per me è come un quinto figlio. E’ stato il mio primo acquisto nel 2005: 420 mila euro al Parma per la metà, a fine stagione altri 800 per averlo tutto. Non mi ha mai deluso nei momenti che contano. Per questo il nostro rapporto è sempre più solido. E’ un grande giocatore e anche uno splendido ragazzo».
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Cairo polemico con Di Vaio
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