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Continuano a procedere le indagini sul caso scommesse che sta sconvolgendo il mondo del calcio: oltre agli sviluppi interni all'ambiente, che TN negli scorsi giorni ha trattato per esteso senza mai azzardare ipotesi non comprovate, nella notte è arrivata anche una svolta all'esterno. Niente calciatori o addetti ai lavori - per il momento - ma tra gli ultrà: nella notte infatti il comando provinciale dei carabinieri di Bari ha arrestato i tre capi della tifoseria della formazione pugliese Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio e Alberto Savarese con l'accusa di aver richiesto ai propri beniamini di perdere tre partite.
Il campionato in oggetto è chiaramente lo scorso e le gare incriminate sarebbe le tre sconfitte, tutte con una sola rete di scarto, subit rispettivamente contro Sampdoria (0-1 al San Nicola), Cesena (1-0 al Manuzzi) e Chievo (1-2 sempre al San Nicola).
I nomi dei tre capi ultrà sono emersi dagli interrogatori all'ex centrale difensivo biancorosso Marco Rossi ed all'ex portiere Jean Francois Gillet: nonostante i risultati delle gare - tutt'e tre terminati effettivamente con una sconfitta - i giocatori sostengono che le richieste furono respinte.
Ulteriori sviluppi verranno svelati attorno alle 12 quando il procuratore di Bari Antonio Laudati incontrerà la stampa per rendere i noti i particolari che hanno portato alla svolta nelle indagini.
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