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Calcio-scommesse: che c’entra il Torino

Redazione Toro News
Bisogna andare cauti, con i piedi di piombo pesantissimo, quando si fanno nomi nell'ambito di indagini in corso. Bisogna andare molto cauti -e non tutti lo stanno facendo- a tirare in ballo il Toro, se gli si vuole bene. Perché, poi, le...

Bisogna andare cauti, con i piedi di piombo pesantissimo, quando si fanno nomi nell'ambito di indagini in corso. Bisogna andare molto cauti -e non tutti lo stanno facendo- a tirare in ballo il Toro, se gli si vuole bene. Perché, poi, le voci iniziano a circolare incontrollate, tanto che c'é già chi parla di indagati e di presunte informazioni “sicure”, che poi non fanno altro che fare del male ad un ambiente che certo non ha bisogno di ulteriori ferite.Un po' come accadde diciotto mesi fa, quando si diede per certo che ben sette giocatori granata fossero in procinto di essere ascoltati dagli inquirenti in merito alla partita casalinga contro il Crotone.Dunque, passi cauti e analisi lucide sono d'obbligo.Così, ribadiamo: l'unico passaggio in tutti i verbali in cui si sfiora la realtà piemontese, é quello che abbiamo riportato per primi già ad inizio indagine, nell'ambito di una telefonata tra Gianfranco Parlato e Massimo Erodiani:G.P.: eh, quel discorso del Toro M.E.: di Toro, eh G.P.: eh, ok M.E.: ne hanno due o tre dei nostri? G.P.: dei vostri, sì, sì, sì M.E.: dei tuoi, dei tuoi, al che io ho chiamato subito, ohQuello che mancava era la conclusione, con quel “due o tre dei nostri”. Il che, di per sé, non é sufficiente a far pensare che davvero quel “due o tre” si riferisca a calciatori corrotti, dirigenti interessati o quant'altro.C'é chi riferisce perfino i presunti tre nomi, addensando poi nuvoloni neri su due partite in particolare: Frosinone-Torino e Ascoli-Torino. Durante la stagione, ci erano arrivati segnali prima della partita di andata tra granata e ciociari; senza sbattere "il mostro in prima pagina", avevamo indagato con solerzia senza trovare alcun riscontro alle soffiate, dunque nulla era emerso. La miglior controprova di questa cautela sta nel fatto che i giudici non abbiano ritenuto di indagare in alcuna misura nessun protagonista dell'ambiente granata. Tanto basti.

C'é però comunque un po' di Toro, nel brutto affare. Infatti, nelle ultime ore é spuntato un altro nome, molto noto all'ambiente pur avendolo vissuto per...pochi minuti: quello di Marco Bernacci. “Fa delle scommesse sulle partite di calcio tramite Parlato”, a giudizio di chi sta seguendo l'indagine; anche se “solo tramite sms”. L'attaccante, ritiratosi per problemi di salute (depressione profonda) dopo una sola partita agli ordini di Lerda (forfait che costrinse la dirigenza a trovare un sostituto in tre ore, buttandosi così sul deludente Pellicori), riceve così un'altra brutta notizia.E non finiscono qui gli ex-granata coinvolti: in una giornata che ha visto iscrivere sul registro degli indagati anche il portiere della Ternana ed ex-Under 21, Visi, nonché il centrocampista del Piacenza, Catinali (che il 6 Marzo scorso avrebbe curiosamente inviato “a Pirani un sms con il suo nome”), ecco comparire Pasquale Schiattarella e Claudio De Sousa, centrocampista e punta dai trascorsi torinesi: il primo chiama il dentista Pirani (ha giocato a lungo ad Ancona, dove risiede ed opera il medico) con una sim intestata al secondo. Tutto da chiarire.Per un istante, si é detto anche di una persona integerrima quale é Giuseppe Scienza, perché in alcune telefonate parla con Gianfranco Parlato; ma é uno dei pochi “autorizzato” a farlo, perché l'ex-calciatore arrestato era collaboratore e consulente del Viareggio che Scienza allena...