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Calcio-scommesse: Signori e Sommese arrestati, Doni indagato!

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di Andrea Ferrini Scoppia un nuovo-vecchio scandalo nel calcio italiano. Torna alla ribalta il calcio-scommesse in seguito a un'indagine condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo partita sei mesi...
Redazione Toro News

di Andrea Ferrini

 

Scoppia un nuovo-vecchio scandalo nel calcio italiano. Torna alla ribalta il calcio-scommesse in seguito a un'indagine condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo partita sei mesi fa.

Il risultato sono stati i 16 arresti, sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove arresti domiciliari per la precisione, tra i quali spiccano nomi di ex calciatori, dirigenti e titolari di agenzie di scommesse. Il nome più noto è quello di Beppe Signori per il quale sono stati disposti i domiciliari.

Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della Polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini. Le prove raccolte dagli investigatori paiono essere ''importanti e inconfutabili''

L'accusa è quella di aver messo su una vera e propria ''organizzazione criminale'' che avrebbe condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Ognuno con il proprio ruolo e i propri compiti con l'obiettivo  di manipolare gli incontri a loro vantaggio attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario.

L'indagine avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Stando a quanto riferisce il capo della mobile di Cremona Sergio Lo Presti nel novembre del 2010 sei giocatori della Cremonese sarebbero stati intossicati attraverso l'assunzione di alcune bevande. Per il dirigente della polizia il fatto sarebbe stato intenzionale: si voleva modificare il risultato della partita che si stava per disputare. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.

Pochi i nomi fin'ora resi noti: la Questura di Cremona ci ha confermato telefonicamente che, oltre a Signori troviamo, l'ex-granata Vincenzo Sommese, l'ascolano Vittorio Micolucci, il neo direttore sportivo Mauro Bressan ai domiciliari, e Gianfranco Parlato,  ex giocatore di Serie B e C e collaboratore del Viareggio, attualmente in custodia cautelare.

Si aggiungono a questi Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, arrestato, e Cristiano Doni, capitano dell'Atalanta neo promossa, indagato.

Alle 11:30 avrà luogo la conferenza stampa che chiarirà i dettagli dell'operazione.