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Calciopoli, Cellino: ”Sorteggio era pilotato”

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Al processo "Calciopoli" è la volta di Massimo Cellino. Il presidente del Cagliari arriva accompagnato dai carabinieri, visto che non si era presentato per tre volte in qualità di testimone. Alcuni dietro-front, alcune...
Redazione Toro News

Al processo "Calciopoli" è la volta di Massimo Cellino. Il presidente del Cagliari arriva accompagnato dai carabinieri, visto che non si era presentato per tre volte in qualità di testimone. Alcuni dietro-front, alcune reticenze, si rivolge al giudice e agli avvocati chiamandole "signora", non pare più tanto baldanzoso nel lanciare i suoi strali. Ma su alcuni punti non può non essere diretto; uno su tuttI: "Il sorteggio arbitrale, che si è visto che sorteggio era", e che a suo dire "era pilotato". Emergerà però ancora una volta quanto la galassia-Gea coinvolgesse completamente alcune società considerate satellite della Juventus.

Seguono infatti domande su alcuni incontri di Serie A e B del 2004-'05 cui erano seguite intercettazioni telefoniche del patron sardo, che rivelano squarci inquietanti per quanto oggi egli faccia qualche piccolo passo indietro. Messina-Venezia per la promozione nella massima serie (Cellino era presidente della B):la designazione dell'arbitro Palanca lasciò esterrefatto il presidente veneto Dal Cin, perché era "un arbitro della Gea"; il testimone gli disse che in effetti erano stati "presi in giro" ed era per loro "inutile andare a giocare". Fiorentina-Cagliari: l'arbitro Gabriele dice a Cellino, prima della gara, "se sei nervoso adesso, pensa poi..."; a fine partita, Cellino inveisce in tribuna contro il figlio di Lippi "complimenti alla Gea World", per "un arbitraggio scandaloso". Reggina-Cagliari 3-2, designato De Santis, il presidente rossoblù era preoccupato; "negli spogliatoi De Santis disse che avrei fatto meglio a stare zitto su Palanca", dice, definendo poi la direzione di quella partita "allucinante" (nella telefonata seguente, disse "Moggi fa l'occhiolino a tutti gli arbitri" e anche "sappiamo benissimo di che colore è la Reggina").

Cellino corregge il tiro aggiungendo prima di ogni affermazione un "si dice che...". Nella intercettazione Cellino dice di De Santis: "Che vada ad arbitrare la Juve e non rompa i c... la Juve vincerà il campionato". Perché parla della Juve?, domandano i pm. Cellino: "Che devo dire? Moggi era il direttore della Juve...". Il pm chiede cosa significhi l'espressione "Roma Uno è tifosa delle Juve". E il presidente del Cagliari: "Roma Uno è una sezione arbitrale. Mi riferivo a Gabriele, Palanca e De Santis. Sono impuniti, arbitrano male. Ma non avevo prove e non potevo denunciare. Mi sfogavo".

Cagliari-Juventus, arbitraggio di Racalbuto ostile ai suoi secondo il numero uno degli isolani. "Bisogna mandare a casa sei o sette arbitri", disse. Milan-Cagliari 1-0 fu una partita vinta dai rossoneri con un gol viziato da un fallo, e determinò l'aggancio dei rossoneri alla Juventus; l'arbitro Tombolini "era disperato, mi disse: mi raccomando dillo a Luciano che ho arbitrato bene".

Cellino, infine, conferma di aver fatto parte di una cordata per scalzare Franco Carraro dalla guida della Figc, cordata guidata dai Della Valle. Nel giro di poco tempo, i viola finirono in fondo alla classifica, e i Della Valle si tirarono indietro. A fine udienza, una dichiarazione spontanea di Moggi: "Questo è un processo sui 'si dice' e per questi 'si dice' sono imputato".