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A bocce ferme, proseguono le inchieste sul calcioscommesse. Oggi pomeriggio si è recato in Procura federale l'allenatore della Juventus Antonio Conte, in merito all'inchiesta sulle combine denominata Bari-bis. A tre mesi dal termine della squalifica per omessa denuncia sull'altro filone, quello di Cremona riferito ai fatti di quando allenava il Siena, oggi il tecnico bianconero è chiamato a fornire chiarimenti riguardo i suoi trascorsi sulla panchina del Bari. Per lui la convocazione in Procura sembra significare più di una visita di routine. Mentre il 4 marzo i riflettori mediatici erano puntati sulla convocazione di Ranocchia che dichiarava di aver ''chiarito la mia posizione'', lo stesso giorno è stato ascoltato l'ex difensore biancorosso Simone Bonomi: al termine dell'audizione pare che lo staff di Palazzi si fosse fatto sfuggire un ''non ci aspettavamo di verbalizzare così tanto'' e pare abbia chiamato in causa Antonio Conte più volte. Le partite oggetto dell'indagine sono Bari-Treviso (0-1) dell'11 maggio 2008 e Salernitana-Bari (3-2) del 23 maggio 2009. Insieme a Conte, oggi sono stati ascoltati anche il 'pentito' Andrea Masiello ma soprattutto Vitali Kutuzov il quale aveva già tirato in mezzo le responsabilità dell'ex tecnico in merito alla partita con la Salernitana.
Dello stesso filone fanno parte le audizioni avvenute lo scorso giovedì di due granata, Gazzi e Barreto. Di fronte a Stefano Palazzi, i due calciatori del Toro hanno respinto con decisione le accuse rispondendo per circa un'ora alle domande del procuratore. Il brasiliano andò in rete nella sfida con la Salernitana e avrebbe affermato di essere a quel tempo ormai fuori dal gruppo, facendo la spola tra Primavera e Prima squadra, rendendo dunque superfluo ogni eventuale tentativo di combine. Una linea già sostenuta anche dal terzino Masiello il quale a quei tempi era fuori rosa. Le posizioni più semplici sembrano quindi essere quelle di Gazzi e Barreto per i quali la Procura ha già fatto richiesta di archiviazione e che al massimo rischierebbero un'accusa di omessa denuncia, qualora la tesi delle combine venisse confermata.
Una posizione simile ma un po' più delicata è quella invece di Jean Francois Gillet. Il numero uno granata è rimasto a colloquio per circa due ore in Procura lo scorso 21 febbraio. Contro di lui pesano le accuse dell'ex compagno di squadra Marco Esposito il quale si è detto ''sicuro che il portiere belga ha intascato dei soldi'' per la partita contro la Salernitana. Ai pm il giocatore del Torino si limitò a confermare che: ''C’era un clima particolare in quanto noi eravamo già promossi e le tifoserie gemellate. Ci dicemmo, noi calciatori, di giocarci la partita senza esagerare''. Rassicurante è stata invece la dichiarazione dell'avvocato dell'ex Bari Marco D'Alesio rilasciata subito dopo l'audizione in Procura: ''E' andata benissimo'', ha affermato lapidario.
Lorenzo Bodrero
(foto M. Dreosti)
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