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Calcioscommesse: ecco perché è stato assolto Jimmy Fontana

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Che Carlo Gervasoni non fosse forse il testimone più affidabile, era emerso da non poche circostanze: il TNAS (Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport) non ha fatto altro che ribadirlo, definendolo assolutamente "inattendibile".E LE PROVE? -...
Diego Fornero

Che Carlo Gervasoni non fosse forse il testimone più affidabile, era emerso da non poche circostanze: il TNAS (Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport) non ha fatto altro che ribadirlo, definendolo assolutamente "inattendibile".

E LE PROVE? - Alla lettura delle motivazioni della Sentenza di assoluzione di Jimmy Fontana, appena pubblicate, emerge come Gervasoni avesse pronunciato "una sola volta il nome di Fontana, senza tuttavia mai ricollegarlo a dati oggettivi". In realtà, manca qualsiasi riferimento a luogo e data dell'eventuale spartizione dei 150mila Euro promessi, non vi è alcun riferimento ai nomi degli altri partecipanti, né alla somma ipoteticamente percepita dal Portiere. Non sono stati, inoltre, trovati riscontri di versamenti su conti correnti, né acquisti di beni di lusso, né telefonate sospette: nulla di nulla.

TUTTO RIMESSO AL TNAS - L'Avvocato di Fontana, Davide Gatti, aveva dichiarato subito dopo la lettura del dispositivo della Sentenza che, nonostante la colpevolezza nei due precedenti gradi di giudizio, sarebbe bastato verificare meglio il materiale probatorio a disposizione, ed in effetti pare ora difficile dargli torto, considerato che questa operazione è stata compiuta solo tardivamente in sede arbitrale.

Fondamentale, in questa fase del processo, è stata la testimonianza dell'allora Tecnico Attilio Tesser, che ha scagionato completamente il portierone, ma non è tutto qui: la Corte arbitrale lancia una critica affatto velata ai giudici dei primi due gradi, scrivendo: "Il collegio mon può non rilevare come le motivazioni addotte prima dalla CDN (ossia la Commissione disciplinare), e poi dalla CGF (ossia la Corte di Giustizia Federale) costituiscano un classico esempio di motivazione assente e travisata». Sempre il TNAS, poi, punta sul dito sulla pochezza delle motivazioni, basate su quanto dichiarato da Gervasoni senza neanche analizzare la prestazione di Fontana, che, nella partita incriminata, giocò in modo ampiamente positivo.

SI INVERTIRA' LA ROTTA? - Purtroppo, come ormai tutti sanno, a livello di giustizia sportiva le garanzie dell'indagato sono infinitamente minori rispetto ai processi penali, e non serve neppure una prova 'al di là di ogni ragionevole dubbio', ma pare proprio che con Jimmy Fontana si sia raggiunto un picco in basso con pochi precedenti, con un processo che rischiava di macchiare la carriera, magari priva di chissà quali titoli sportivi (purtroppo per il Torino...), ma sempre irreprensibile ed ammirevole di un grande professionista.

Riusciranno prima o poi i processi sportivi a coniugare la rapidità e la snellezza necessaria con un minimo di certezza della prova in più? Ai posteri l'ardua sentenza... 

 

Diego Fornero