La procura di Cremona ha allargato il cerchio e nel mirino ora ci sono nuove partite di Serie A e B. Nuovi volti. Nuove combine. Nuovi codici, nuove parole chiave. I periti informatici incaricati, hanno passato al setaccio computer, smartphone e tablet e il vertice dell'associazione a delinquere avrebbe luogo a Singapore. Il gip Guido Salvini e il procuratore Roberto di Martino vanno avanti e già ora sarebbero state trovate le prove di contatti molto sospetti, in 27 degli apparecchi messi sotto accertamento. In questi erano presenti diverse parole chiave, ripetute in più occasioni, le stesse identiche in tutti gli apparecchi in questione. Un dettaglio davvero sospetto, ma non é tutto. Stefano Mauri, capitano della Lazio, non avrebbe comunicato il pin del suo telefonino e proprio per questo al momento non è stato possibile accedere alla memoria e ai dati contenuti nell'apparecchio. Stesso discorso per l'ex Pescara Tisci e per il viola Mauro Bressan.
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Discorso diverso per Massimo Erodiani, allibratore di Pescara, e Mario Bruni (ai tempi commercialista di Beppe Signori). Nei loro apparecchi sono stati rinvenuti chiaramente quegli scambi di messaggi, conditi da parole chiave quali: gol-gol, garanzia, handicap, abbraccio, civ, cervia, ovetto, makelele, uovo grande, uovo piccolo.
Ma non solo, tra le parole in codice, altre che davvero lasciano poco spazio all'immaginazione: assegni, beppe, cambiale, over, under. Fino ad arrivare a veri e propri messaggio difficilmente equivocabili: pareggio, vittoria, zingari-zingaro.
Illeggibile la copia relativa all'analisi del computer del Ct Antonio Conte; addirittura indecifrabile il contenuto di telefoni, tablet e pc di Luca Burini, ex manager accusato di riciclaggio di denaro con Signori, Sartor e Ragone.
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