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Camerun, Seedorf stecca all’esordio: la rivoluzione passa (anche) da Nkoulou

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Focus on / Il neo ct fermato sull'1-1 dalle Isole Comore. Ora il centrale granata può tornare utile
Nicolò Muggianu

"A presto!". Si erano lasciati così Nicolas Nkoulou e Clarence Seedorf: una stretta di mano e un arrivederci, con la consapevolezza che le loro strade si sarebbero potute presto incrociare di nuovo. Era il 15 agosto 2018 e il palcoscenico era quello dello stadio Filadelfia. Un allenamento come tanti altri: la squadra agli ordini di Mazzarri e poi ecco arrivare la visita a sorpresa dell'ex giocatore del Milan, neo commissario tecnico ad interim del Camerun. Un saluto al collega granata, poi il breve confronto con lo stesso Nkoulou; ritiratosi temporaneamente dalla Nazionale dei “Leoni Indomabili” dopo la vittoria della Coppa d’Africa nel 2017.

DIFFICOLTÀ - Al tecnico olandese, fresco della retrocessione con il Deportivo La Coruña nell'ultima Liga, il compito di ridisegnare Nazionale camerunese. Un compito non facile, come si è potuto intuire già dal match d'esordio. A Moroni, capitale delle Isole Comore, finisce con un deludente 1-1 il match tra i padroni di casa delle Comore (formazione modesta, 149esima forza del Ranking Fifa) e i Campioni d'Africa uscenti. Era dallo 0-0 contro il Ghana del 13 novembre 2015 che El Fardou Ben Nabouhane e compagni non riuscivano a fare risultato contro una delle grandi del continente; trasformando di fatto la festa d'esordio di Seedorf in una partita storica per i padroni di casa. Un risultato poco doloroso dal punto di vista prettamente sportivo (il Camerun ospiterà la prossima Coppa d'Africa ed è dunque qualificato di diritto alla fase a gironi) ma che lancia un allarme importante dal punto di vista tecnico.

SCELTE - Per arrivare pronti all'edizione 2019 del torneo africano bisognerà cambiare qualcosa. A partire dal reparto difensivo: risultato particolarmente vulnerabile nel match disputato la notte scorsa. E allora perché non pensare a Nicolas Nkoulou? Il centrale classe 1990 è sempre più leader nel Torino di Mazzarri e, dopo l'ultimo gol-vittoria messo a segno contro la Spal, probabilmente in molti si sarebbero aspettati la sua convocazione in Nazionale. Ma il sillogismo non è così immediato. Da un lato c'è infatti da considerare il pensiero del giocatore, tentato dall'idea di lasciare la Nazionale con un bel ricordo (la Coppa d'Africa 2017 in bacheca, con tanto di gol in finale) e dall'altra l'orgoglio e la voglia di aiutare i “Leoni Indomabili” a fare bella figura nel prossimo torneo casalingo. La sensazione è che Seedorf continuerà a tenerlo sotto stretta osservazione e che, se dovesse arrivare la fatidica chiamata, Nkoulou difficilmente potrebbe decidere di tirarsi indietro. D'altronde per dar vita a una rivoluzione duratura si deve partire dalle fondamenta.