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Brutte notizie per i tifosi del Bologna: il club rossoblu è in crisi profonda, e rischia gravemente di non potersi iscrivere al campionato di Serie B. La gestione del presidente Guaraldi avrebbe portato il club ad un passo dal fallimento, e la società felsinea ha già accumulato oltre dieci milioni di Euro tra Agenzia delle entrate e fornitori, che si potrebbero convertire, a brevissimo, in istanze di fallimento, per le quali è già stato allertato il Tribunale fallimentare della città delle Due Torri.
Il mancato pagamento dell'Irpef relativo agli stipendi dei calciatori rossoblu ha già comportato un punto di penalizzazione per un'eventuale iscrizione in Serie B: ora, però, il Presidente del Bologna dovrà trovare del denaro per saldare gli arretrati ai propri calciatori entro il 30 giugno, altrimenti la società non potrà neppure iscriversi al campionato, salvi quindici giorni di deroga che la COVISOC concederà quasi sicuramente, per prolungare la situazione fino al 15 luglio. Mancano circa sette milioni di Euro solo di pendenze contrattuali, oltre a 2,8 milioni per l'Irpef da gennaio a marzo, oltre a 4 milioni per stipendi e contributi di aprile.
Il rischio, più che concreto, è quello del fallimento, con conseguente svincolo di tutti i calciatori, compreso l'ex capitano del Torino, Rolando Bianchi: il Bologna potrebbe dover ripartire, addirittura, dalla Serie D, qualora non si trovasse qualcuno disposto a prendere in mano la situazione...
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