Donato Orgnoni, procuratore di Simone Verdi, colpevolizza il direttore sportivo Morgan De Sanctis per il mancato trasferimento a Salerno del giocatore tanto desiderato da Danilo Iervolino: "Non è mai stato un estimatore di Simone, non c’erano problemi sui conti, se si fosse operato in modo lineare si poteva chiudere a inizio gennaio, ma non ho più sentito De Sanctis fino alle 17 dell’ultimo giorno di mercato", ha detto Orgnoni al Corriere dello Sport.
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Caso Verdi-Salernitana, parla l’agente: “Accordo Cairo-Iervolino, ma De Sanctis…”
Il procuratore del giocatore prosegue con il racconto dell'ultimo giorno di mercato: "Poi alle 19:08 mi hanno dato il via libera ma non avevamo in mano mezzo documento. Abbiamo corso, ma qualcosa si è inceppato per precise responsabilità. Mi dicono che Iervolino avesse dato l’ok la mattina, trovando l’accordo con Cairo. Ogni ds è libero di fare le sue valutazioni che vanno rispettate. De Sanctis non era sicuramente ben disposto a chiudere l’operazione".
Nel corso dell'intervista vengono spiegate anche le motivazioni del giocatore del Torino, costretto a rimanere a Verona fino a giugno per il mancato trasferimento alla Salernitana: "Verdi aveva detto sì al buio, voleva la Salernitana. Il fatto che la cosa non sia andata in porto denota mancanza di volontà del direttore sportivo. I problemi tecnici? Magari li avranno anche avuti ma se il presidente dà l’ok la mattina e comunque non si arriva a una soluzione…", conclude dubbioso il procuratore del giocatore in merito alla storia dei problemi tecnici.
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