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Siamo a Catanzaro, precisamente allo stadio Ceravolo, dove la squadra di casa affronta il Pomezia nel match valido per la Lega Pro 2/C. Il match finirà 2-0 per la squadra ospite ed il Catanzaro sprofonderà sempre di più all’ultimo posto della classifica. Ma non è questo a far notizia, a far notizia è il numero 62. Perché 62 sono i secondi che i giocatori passeranno seduti per terra per protesta contro la propria società. Protesta per una situazione che dura ormai da mesi, perché è da Settembre che la squadra non riceve lo stipendio. Ed è così che al calcio d’inizio il pallone viene spedito nella metà campo della squadra ospite, che farà melina per la durata della protesta degli avversari, dimostrando che a volte si va oltre il risultato, oltre l’agonismo, oltre il gioco. 62 secondi per farsi ascoltare, nella speranza che l’incubo finisca.Questo è solo l’ennesimo episodio di un calcio sempre più allo sbando, un calcio malato, dove tra scioperi annunciati e revocati, “Casi Cassano”, società fallite, passa in secondo piano lo sport, oramai a tutti i livelli.
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